Alessandro Benetton: dalle riflessioni “sul valore che i giovani portano nella nostra vita e più in generale nella nostra società” l’idea di una nuova Fondazione nel cui comitato scientifico siederanno giovani under 30 per individurare progetti da finanziare su inclusione sociale, sostenibilità e terzo settore coinvolgendo anche le aziende di Edizione.
Alessandro Benetton: i giovani sono portatori di competenze una volta meno affinate.
Proietta sempre più il suo sguardo sui giovani e sulle nuove generazioni Alessandro Benetton , come dicono le numerose iniziative che ha promosso anche recentemente lasciandosi ispirare dalla consapevolezza che “in un mondo che cambia così in fretta è fondamentale offrire loro il supporto e le opportunità per crescere e svilupparsi al meglio”. Lo ha fatto anche scrivendo la sua autobiografia, “La Traiettoria”, nata proprio dal bisogno di “avvicinarmi ulteriormente ai giovani, quegli stessi giovani che i social mi avevano dato modo di incontrare e conoscere meglio”. È a loro che si rivolge in quelle pagine raccontando esperienze professionali e di vita e condividendo aneddoti e riflessioni: “A quei giovani che spesso si sentono incompresi, che talvolta si smarriscono nel loro percorso e lottano per ritrovarsi”. Ma come scrive anche su LinkedIn, “i giovani sono portatori di competenze una volta meno affinate”: basti pensare ad esempio “all’alfabetizzazione digitale o all’intelligenza emotiva, qualità cruciali nel mondo del lavoro, di cui oggi sentiamo parlare tanto specie dopo la scossa che abbiamo provato con la pandemia in termini di salute mentale”. Ed è proprio riflettendo su questi aspetti che Alessandro Benetton ha ideato una nuova iniziativa di rilievo, annunciata in un’intervista su “Grazia”: la nascita di una fondazione per sviluppare il talento di chi ha meno di 30 anni.
Alessandro Benetton: i giovani meritano tutto il nostro ascolto, il nostro impegno e il nostro supporto
Dietro l’idea di una nuova Fondazione dedicata agli under 30, spiega Alessandro Benetton su LinkedIn, una “visione strutturata che promuove inclusione sociale, sostenibilità e la collaborazione tra università italiane e straniere”: l’obiettivo è “creare un impatto concreto, aiutando ragazzi talentuosi ma senza risorse a proseguire gli studi e realizzarsi”. Tra i primi progetti, iniziative che spaziano dallo sport alla formazione, con scuole digitali e ristrutturate, e concorsi culturali per giovani artisti le cui opere saranno esposte nei nostri aeroporti: d’altronde sono coinvolte nel progetto anche le aziende di Edizione, da Mundys ad Aeroporti di Roma. Nel comitato scientifico della nuova Fondazione siederanno quindi solo under 30 “portando un punto di vista fresco e innovativo”: l’inizio delle attività è previsto nel 2025. “Offrire ai giovani la possibilità di esprimersi, di prendersi delle responsabilità e di fallire, se necessario, è il più grande regalo che possiamo fare loro. Perché non sono solo il futuro: sono già il presente. E meritano tutto il nostro ascolto, il nostro impegno e il nostro supporto”, spiega Alessandro Benetton sottolineando con queste parole il valore dell’iniziativa.