Ritrovatosi dopo sei anni nuovamente in Serie C, a seguito della retrocessione nella stagione precedente, il Bari nell'estate del 1983 cambia presidente, con Antonio Matarrese che cede la carica al fratello Vincenzo. Il nuovo direttore sportivo, con Carlo Regalia dimissionario, è Franco Janich proveniente dalla non felice esperienza a Napoli.
La panchina biancorossa viene affidata al milanese Bruno Bolchi, soprannominato Maciste per la sua imponente stazza e per il temperamento mite.
L'obiettivo della società è ovviamente l'immediato ritorno in serie B.
Si opera uno sfoltimento della rosa, vengono venduti diversi calciatori e acquistati, fra gli altri, il regista Totò Lopez, tornato al Bari dopo dieci anni, il difensore Cavasin, Paolo Conti, ex portiere della Roma e della Nazionale italiana, e l'attaccante Messina, andato più volte in doppia cifra nelle stagioni precedenti di Serie C1.

Formazione tipo. Paolo Conti in porta, De Trizio libero con Giovanni Loseto stopper, Cavasin e Guastella terzini, Cuccovillo ad agire a protezione della difesa, con ai lati Luciano Sola ed Acerbis (spesso alternato ad Oreste Loseto), quindi Lopez sulla trequarti in appoggio alle punte Messina e Galluzzo, con De Tommasi alternativa.
Come di consueto, prima del campionato, partono i gironi di Coppa Italia.
Nel girone preliminare 2, il Bari si piazza secondo a pari merito con la Juventus, passando con essa il turno dopo aver giocato 5 gare a turno secco senza subire sconfitte. In particolare il Bari figura molto bene - pareggio 2-2 - con gli stessi bianconeri allenati da Giovanni Trapattoni, dopo essere passato addirittura in vantaggio per 2-0 e facendosi raggiungere solo negli ultimi 5 minuti..
Pareggio anche contro l'altra formazione di A, la Lazio, fermata sullo 0-0.

I biancorossi concludono la prima metà del campionato in testa alla classifica con 24 punti, a tre lunghezze di distacco dal Taranto, unica sconfitta subita in casa per 0-2 a tavolino contro la Ternana, poi rimasta l'unica dell'intero campionato fra le mura amiche. Quest'incontro era finito 1-0 in favore del Bari, ma ad un quarto d'ora dalla fine della gara il capitano rossoverde Ratti venne colpito da una lattina lanciata dalle gradinate, essendo quindi costretto alla sostituzione.
La coppia d'attacco Galluzzo-Messina segnava a ripetizione anche se il primo fu poi costretto a tre mesi di stop per infortunio.
Tra seconda e terza giornata del girone di ritorno i biancorossi disputano il primo turno degli ottavi di finale di Coppa Italia, in casa della Juventus. Vincono incredibilmente 2-1. Il primo goal, al 27º minuto, scaturisce da un passaggio sbagliato da Gentile, da cui Cavasin serve un passaggio a Messina, che va a segno con un rasoterra da limite area spiazzando il portiere juventino Tacconi; dopo il pareggio di Scirea al 65º minuto, nel primo minuto di recupero, allo scadere, il capitano Lopez scavalca Tacconi in uscita realizzando il 2-1 finale.
Nella partita di ritorno allo stadio della Vittoria di Bari, i galletti conducono un gioco di rimessa, e vanno in vantaggio con un rigore di Messina. A un primo tempo equilibrato segue un secondo in cui le zebre aumentano la pressione e ribaltano il risultato con Platini e Tardelli. Quando sembrano imminenti i supplementari, al minuto 90º, Lopez, atterrato in area da Scirea, trasforma il rigore decretato e con il 2-2 finale elimina la Vecchia Signora.

Intanto in campionato il Bari procede spedito. La promozione matematica in Serie B è stata sancita nella penultima giornata, vinta 3-1 in casa sul Benevento; i galletti non hanno mai perso la testa della classifica e hanno totalizzato alla fine del torneo 45 punti, rimanendo tre lunghezze sopra il Taranto (anch'esso promosso in cadetteria). Messina e Galluzzo hanno realizzato rispettivamente 12 e 11 reti, mentre il giovane difensore barese Giovanni Loseto, già fatto esordire nella stagione precedente dal tecnico Gigi Radice, viene considerato il miglior giocatore del campionato.
Quattro giorni dopo la fine del campionato di C1, ai quarti di finale di Coppa Italia i pugliesi eliminano, con un doppio 2-1 la Fiorentina.
In semifinale i baresi vengono sconfitti dal Verona di Osvaldo Bagnoli, per effetto di un 1-2 in casa e di un 3-1 in trasferta
Peccato, ma con la soddisfazione di essere stati i primi nella storia del Calcio italiano ad essere giunti in semifinale con una squadra di terza serie.

In Italia è rimasto un record ineguagliato fino al 2016, quando l'Alessandria di Lega Pro, la terza serie di quegli anni, è approdata in semifinale dopo aver battuto Palermo e Genoa, venendo poi anch'essa eliminata.