UNRWA, 11 settembre - Sei colleghi oggi sono stati uccisi a seguito di due attacchi aerei [israeliani, ndr] che hanno colpito una scuola e i suoi dintorni a Nuseirat, nella zona centrale di Gaza. Questo è il più alto numero di morti tra il nostro personale in un singolo attacco. Tra le vittime c'erano il responsabile del rifugio dell'UNRWA e altri membri del team che fornivano assistenza agli sfollati. Sincere condoglianze alle loro famiglie e ai loro cari. Questa scuola è stata colpita 5 volte dall'inizio della guerra. Ospita circa 12.000 sfollati, principalmente donne e bambini. Nessuno è al sicuro a Gaza. Nessuno viene risparmiato. Le scuole e le altre infrastrutture civili devono essere protette in ogni momento, non sono un bersaglio. Invitiamo tutte le parti in conflitto a non utilizzare mai le scuole o le aree circostanti per scopi militari o di combattimento". 

Ma le regole del diritto internazionale umanitario non valgono per Israele, che non le applicano e non vengono richieste ad Israele dalla comunità internazionale, permettendo allo Stato ebraico di agire - da decenni - nella più totale, assoluta, impunità.

Il commissario generale dell'UNRWA, Philippe Lazzarini, ha commentato così l'accaduto:
 
"Uccisioni senza fine e insensate, giorno dopo giorno. Un'altra scuola che ospitava sfollati è stata colpita oggi a Nuseirat. Tra le persone uccise ci sono sei dipendenti dell'UNRWA, che lavoravano e fornivano supporto alle famiglie che hanno cercato rifugio nella scuola. Dall'inizio di questa guerra, almeno 220 membri dello staff dell'UNRWA sono stati uccisi a Gaza. Il personale umanitario, i locali e le operazioni sono stati palesemente e ininterrottamente ignorati dall'inizio della guerra. Più a lungo prevarrà l'impunità, più il diritto internazionale umanitario e le convenzioni di Ginevra diventeranno irrilevanti. È il momento di un cessate il fuoco immediato. È il momento delle responsabilità".

È di 18 il numero dei morti della nuova strage compiuta dall'IDF.

Tareq Abu Azzoum, noto giornalista di Al Jazeera in lingua inglese, si è recato sul luogo dell'attacco, dichiarando che la scuola è stata colpita in un momento in cui le persone stavano aspettando il cibo e che i soccorritori stavano scavando tra le macerie a mani nude a causa della mancanza di attrezzature di base. tra le testimonianze raccolte, quelle di una donna sopravvissuta all'attacco che ha raccontato di aver perso tutti i suoi sei figli:

"Questi bambini sono terroristi? Che Dio li punisca. Gli israeliani hanno distrutto la nostra casa; ucciso e fatto morire di fame la nostra gente; le donne sono rimaste vedove e i bambini orfani. Sei bambini… Quale crimine, quale torto hanno commesso quei bambini innocenti?"

Un altro sopravvissuto ha affermato che la sezione della scuola colpita era dedicata solo alle donne:

"All'improvviso c'è stata una grande esplosione... Donne e bambini sono stati fatti a pezzi. Ci siamo precipitati a vedere i nostri bambini ma li abbiamo trovati fatti a pezzi. Questa è la quinta volta, la quinta volta, che l'edificio scolastico viene bombardato dagli aerei da guerra israeliani. Dovrebbe essere un rifugio sicuro".

Come di consuetudine, in base alla sfacciata sicurezza di impunità che da sempre ne ispira e ne guida i crimini, l'esercito israeliano ha confermato l'attacco, precisando però che ha preso di mira un centro di comando e controllo di Hamas. Senza fornire prove, ha detto che il complesso è stato utilizzato per pianificare e portare a termine attacchi contro le forze israeliane a Gaza e contro Israele.