Più che una comunicazione vera e propria, è un modo per allertare una o più radio senza bisogno di chiamare vocalmente i singoli operatori. E’ una funzione simile a quella dei vecchi cercapersone, che iniziano a squillare se viene composto il rispettivo numero.

Questa tecnica di chiamata sfrutta infatti il numero identificativo di ogni radio:

l’operatore compone mediante la tastiera numerica della radio il numero di chi vuole chiamare (6 cifre) preme quindi il pulsante di “chiamata selettiva” presente su ogni radio: si può ascoltare la successione di toni audio (le “note musicali”) che vengono trasmessi la radio a cui corrisponde il numero chiamato inizia a squillare e sul display segnala il numero della radio che l’ha chiamata (nelle radio più moderne appare la scritta “chiamata selettiva da...”) la radio che ha ricevuto la selettiva continua a squillare finché l’operatore non trasmette a voce, per segnalare l’avvenuta ricezione della chiamata a lui destinata e ricevere quindi la comunicazione per cui è stato allertato

In questo modo, se si ha necessità di allertare uno o più mezzi contemporaneamente, non è necessario chiamarli a voce uno per uno (perdendo così tempo prezioso), ma è sufficiente inviare la chiamata selettiva ad ognuno: basta premere un pulsante!

Verificare sempre che il canale sia libero prima di iniziare la trasmissione a voce o l’invio della chiamata selettiva (luce verde spenta su radio EMC).

Parlare tenendo il microfono a circa dieci centimetri dalla bocca con tono di voce chiaro.

I passaggi devono essere brevi e chiari; siete invitati ad utilizzare i codici operativi previsti.

Premere prima il tasto del microfono (almeno 1 secondo) e poi parlare, la trasmissione transita per mezzo di un ponte ripetitore, è necessario fornire al sistema il tempo di attivarsi.

L’ordine (inteso come precedenza) delle chiamate è il seguente:

Urgenze > Trasporti ordinari > Assistenze > Esercitazioni. Lasciare il canale libero se un mezzo fa precedere alla chiamata il termine “Emergenza”.

La radio va utilizzata esclusivamente per scambiare comunicazioni di servizio. E’ vietato impiegare un canale di lavoro diverso da quello assegnato.

Evitare discussioni via radio, il canale deve essere impegnato per il minor tempo possibile, qualcuno potrebbe avere bisogno di comunicare con urgenza.

Attendere qualche secondo tra un passaggio e l’altro per permettere l’inserimento di una eventuale comunicazione urgente.

Nel caso in cui si utilizzassero radio portatili, NON AFFERRARLE PER L’ANTENNA.

Conclusione

Per quanto ci si possa sforzare di rendere chiari e accessibili i fondamenti delle radiocomunicazioni professionali, crediamo che la via più semplice per imparare ad utilizzare correttamente la radio sia fare alcune prove affiancati da un operatore più esperto. Non c’è infatti attività più formativa che la pratica per fare proprie queste nozioni.

E poiché una ricetrasmittente professionale è costruita per resistere agli urti peggiori e per lavorare in condizioni avverse, fare qualche prova su un canale non utilizzato (così da non interferire altre radio) e scoprire le principali funzioni di una radio spingendo i vari pulsanti presenti, non può certo danneggiare l’apparecchio, ma solamente permettere a una persona inesperta di acquisire la manualità necessaria.