Cambiano i nomi ma la 'cultura' della Sinistra resta la stessa, quella demagogia da quattro soldi e dello strillo sull'ovvio presunto.
L'ultima serie di affermazioni da parte dei leader del PD, quella sugli
stipendi dei docenti della scuola, ne è l'esempio più clamoroso.
Le logiche frasi del ministro dell'Istruzione, Giuseppe Valditara, sugli stipendi differenziati fra Nord e Sud, hanno suscitato un vero e proprio vespaio. Anche un 'minus habens' capirebbe che in Lombardia, a Milano in particolare, un docente, chiunque, dovrebbe essere pagato di più rispetto a chi svolga lo stesso lavoro al Centro, nel Sud o nelle Isole.
Basterebbe, al riguardo, fare un'analisi del costo della vita. Invece il 'volto nuovo' del PD, Elly Schlein, sbraita a La7 sul più classico dei luoghi comuni della Sinistra, quello della cosiddetta 'uguaglianza' di cui prima vittima è stata proprio la Sinistra: “Inaccettabile la proposta di Valditara su stipendi differenziati per regioni. I docenti vanno pagati tutti di più", ha detto.
I giornali del Sud cavalcano la vicenda. La Gazzetta del Mezzogiorno titola "Un'Italia, due scuole", con i sindacati che, inevitabilmente, hanno voluto mettere bocca per non perdere il tozzo di pane.
Cambiano i nomi e i personaggi, ma la demagogia della Sinistra rimane la stessa.