Occhi color nocciola e un sorriso tanto sincero quanto contagioso. Eppure nella voce e fra le parole di “Fino all’ultimo respiro” si cela anche il dolore per la perdita del padre. È questo il titolo del brano scritto e interpretato da Raffaella Natale, napoletana di Torre del Greco, che dal 2003 vive e lavora in Valtellina come poliziotta della Questura di Sondrio.

Il nuovo singolo dell’eclettica artista è stato presentato all’interno della serata-evento “ConcertiAmo”, durante la quale si sono puntati i riflettori sull’importanza che l’Amore, quello con la a maiuscola, riveste nell’ambito dei rapporti interpersonali e sulla sua funzione di “collante sociale” nel difficile momento storico che stiamo attraversando. È ancora il sentimento a far vibrare le corde di “Fino all’ultimo respiro”, una canzone completamente diversa dalle precedenti. Una storia rock anni Ottanta, che racconta l’amore di un figlio nei confronti di un genitore.

«Spesso si parla dell’amore dei genitori per i figli» dichiara la cantautrice «ma ritengo sia altrettanto importante raccontare l’amore profondo che un figlio può provare per un genitore e della sofferenza di doversi ritrovare, a un certo punto della vita, a ruoli invertiti: la necessità di prendersi cura del proprio padre, della propria madre, e doverli accompagnare fino al momento in cui andranno ad esalare il loro ultimo respiro».

Dare voce alle emozioni ma anche a temi sociali come quello della violenza sulle donne. È ciò che fa Raffaella Natale, poliziotta cantante che esordisce nel campo della scrittura con “Se un giorno io potessi…”, un racconto nel quale, tra fantasia e realtà, affronta il delicato tema del femminicidio e delle varie forme di violenza a cui si può essere sottoposti.

L‘importante, spiega l’autrice, è far capire alle vittime che non sono sole, che non bisogna vergognarsi per quello che si è subito e che è necessario chiedere aiuto. Nelle pagine finali del libro sono state inserite tutte le informazioni necessarie a una donna vittima di violenza e l’intero ricavo dalle vendite è interamente devoluto al centro antiviolenza di Sondrio “Il Coraggio di Frida”. Dall’impegno indossando la divisa alle note di uno spartito, la sensibilità di Raffaella Natale è parte integrante di un processo artistico che fa della sinestesia il suo elemento fondante, sempre e comunque foriero di speranza.

Biografia

Poliziotto della Questura di Sondrio con una laurea in Scienza politiche, Raffaella Natale è di origini napoletane ma dal 2003 è stata “adottata” dalla Valtellina dove vive e lavora. Donna eclettica e artista versatile, oltre ad essere pittrice di talento e impegnata nel volontariato, suona il pianoforte con una grande passione per la musica e il canto. Nell’ottobre del 2020 pubblica, in veste di cantautrice, un EP nel quale si occupa di attualità come nella canzone “Se un giorno io potessi…” (https://www.youtube.com/watch?v=HXK4zBPmsXQ) che affronta il delicato tema della violenza sulle donne. Nel testo vengono espresse le paure che compaiono alla fine di una relazione tossica e che dipendono essenzialmente dalla mancanza di autostima. In pochi giorni il brano di Raffaella Natale raggiunge migliaia di persone, riscuotendo l’interesse della stampa delle province di Lecco e Sondrio e venendo utilizzato da alcuni comuni della Valtellina nella Giornata internazionale contro la violenza sulle donne e da alcuni istituti scolastici per una riflessione sul tema.

Nell’estate 2021 pubblica il singolo “L’anima a volte mi urla dentro” (https://www.youtube.com/watch?v=TT0AzZso6VM), nel quale pone l’accento sull’importanza, per la vittima di violenza, di ascoltare sé stessa e, al tempo stesso, la capacità di non perdere la speranza in un amore futuro che riesca a vedere oltre l’apparenza. L’8 marzo 2022, su impulso del padre Filippo scomparso il 5 gennaio dello stesso anno, presenta il suo primo libro intitolato “Se un giorno io potessi…” (come il brano omonimo), i cui proventi sono destinati all’associazione “Il Coraggio di Frida” che, in provincia di Sondrio, tutela le donne vittime di violenza attraverso un supporto sociale, psicologico e legale.

Il 5 aprile 2022, con il patrocinio del Comune di Morbegno (SO) e la collaborazione di undici musicisti di talento, si esibisce nel live show “ConcertiAmo”, una serata-evento in cui poter sostenere concretamente il centro antiviolenza di Sondrio “Il Coraggio di Frida” con una donazione. Durante il concerto, inoltre, viene presentato il suo ultimo singolo dal titolo “Fino all’ultimo respiro”, una storia rock anni Ottanta che racconta l’amore di un figlio nei confronti di un genitore. Quello di Raffaella Natale non è solo un progetto professionale ma uno scopo di vita: promuovere i valori della pace, della fratellanza, l’amore, l’aiuto per il prossimo attraverso l’arte, nella convinzione che “a differenza del male, il bene è contagioso e si moltiplica”.

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