Dal 1999 in Francia è stata istituita la "Taxe générale sur les activités polluantes" (TGAP), ovvero l'imposta generale sulle attività inquinanti, che le imprese devono pagare se svolgono attività inquinanti o utilizzano prodotti inquinanti.

La TGAP si compone di quattro elementi e il suo importo varia in base all'attività e al prodotto:

1. Rifiuti (pericolosi e non pericolosi). 
2. Emissione di sostanze inquinanti, detersivi, preparazioni ausiliari di lavaggio, ammorbidenti. 
3. Materiali estrattivi. 

Nel settore dei rifiuti, ad esempio, questa imposta comporta il pagamento di una tassa per tonnellata di rifiuto trattato presso gli impianti di smaltimento. L'importo varia a seconda della natura e delle caratteristiche degli impianti, riguardando principalmente le unità di incenerimento dei rifiuti non pericolosi (UIDND) e gli impianti di stoccaggio (discarica) dei rifiuti non pericolosi (ISDND).

Per incentivare la riduzione dei rifiuti prodotti e migliorare il riciclaggio, questa tassa è spesso aumentata sia per il conferimento in discarica che per l'incenerimento. Tra il 2019 e il 2021, il costo di trattamento in euro per tonnellata è aumentato del 20% per i rifiuti domestici residui e del 30% per gli ingombranti. 

Nella regione dell'Île-de-France (in pratica, Parigi), l'85% degli UIDND è soggetto a una TGAP di categoria "G", con il tasso unitario più basso. Nonostante ciò, tra il 2019 e il 2021, l'importo della TGAP è aumentato da 3 a 8 euro per tonnellata trattata. Per gli ISDND, più della metà (56%) degli impianti, che trattano l'85% dei rifiuti in Île-de-France, sono soggetti a una TGAP di categoria "D". Nello stesso periodo, l'importo della TGAP è aumentato da 17 a 30 euro per tonnellata trattata, con un ulteriore aumento previsto fino a 65 euro per tonnellata entro il 2025.

La legge finanziaria del 2024 prevede ulteriori sviluppi riguardanti la TGAP. Per raggiungere l'obiettivo nazionale di ridurre del 50% la quantità di rifiuti in discarica rispetto al 2010, è prevista una nuova evoluzione fiscale.

Dal 2025, oltre all'adeguamento annuale all'inflazione, la tariffa per i rifiuti conferiti in discarica sarà aumentata (tra 5 e 10 euro per tonnellata) per la frazione di rifiuti che eccede il limite annuale dell'impianto.

Mentre la nuova legge finanziaria intensifica la tassazione sulle discariche, influenzando principalmente i rifiuti delle attività economiche, il potenziale di riduzione riguarda anche i rifiuti inviati all'incenerimento. Nel 2022, i rifiuti domestici residui rappresentavano ancora più di 4 milioni di tonnellate, inviati principalmente all'incenerimento, con oltre il 50% costituito da rifiuti putrescibili e imballaggi.

Le comunità locali hanno quindi un forte interesse a destinare questi flussi, che rappresentano quasi 21 milioni di euro di TGAP, verso modalità di trattamento più ecologiche ed economiche.

L'istituzione e il rafforzamento delle azioni di smistamento alla fonte e il riciclo sono priorità fondamentali per ridurre i tonnellaggi residui e, di conseguenza, i costi.


Fonte: Ambiente e non solo