Karim Khan, procuratore capo della Corte Penale Internazionale, all'uscita da un summit con esponenti politici e militari sudanesi, ha rilanciato davanti ai media la decisione del governo di transizione sudanese di consegnare Omar Hassan al-Bashir, accusato di crimini contro l'umanità dal 2003 al 2019, anno della sua deposizione, affinché venga giudicato per i crimini commessi durante la sua campagna in Darfur e Kordofan che causò la morte di 300 mila persone e lo sfollamento di oltre 2,5 milioni.
L'ex presidente e dittatore dello stato del Sudan, Omar Hassan al-Bashir, 77 anni, è agli arresti nel proprio Paese, sebbene sul suo capo pendesse dal 2009 un mandato di arresto internazionale. Il governo sudanese, sorto dopo la deposizione di Bashir ad opera dei militari nel corso delle imponenti manifestazioni di massa e scontri civili contro il regime nel corso del 2019, ha finalmente preso una decisione non facile, in quanto nel governo di transizione siedono anche ex collaboratori del regime.