Non passa giorno senza che un qualche sfaccendato rivolga al governo la monotona, banale richiesta del “liberi tutti” per il ritorno ad una vita normale. 

Via libera, cioè, a ristoranti, piscine, palestre, stadi, cinema, teatri, discoteche, balere, … e così via.

Oddio, ognuno di noi ha di certo più di un motivo per lagnarsi delle restrizione che ci sono imposte da questa stramaledetta pandemia.

Poi, però, oltre ai bollettini che ogni ventiquattro ore ci aggiornano sulla angosciante evoluzione dell’epidemia, può capitare  che proprio intorno a noi ci siano persone colpite dal virus, alcuni ricoverati in ospedale, altri che non ce l’hanno fatta.

Sbolliamo così la nostra rabbia e ci sentiamo fortunati … almeno per il momento.

Ma subentra l’incazzatura nel vedere che, mentre noi e milioni di italiani siamo soggetti alle restrizioni, ci sono migliaia di fottuti imbecilli che, ignorando bellamente regole e raccomandazioni fanno i cavolacci loro approfittando della negligente noncuranza di quanti sarebbero preposti alla prevenzione ed al controllo.

Un esempio per tutti: domenica davanti allo stadio milanese di San Siro è avvenuto il prevedibile assembramento,  non autorizzato e senza controlli, da parte di migliaia di esagitati.

Questo è solo uno dei troppi casi che siamo costretti a vedere ed a subire … purtroppo.

Mi domando: ma quegli sfaccendati che perorano il “liberi tutti”, non capiscono, per ignoranza o stupidità, che fino a quando il virus continuerà a diffondersi, grazie anche a queste sempre più frequenti e intollerabili manifestazioni di inciviltà, non sarà possibile il ritorno ad una vita normale?

Ora non sorprende che non lo capisca Matteo Salvini, negazionista per partito preso, che nel marzo 2020, mentre il Covid-19 stroncava già le prime vittime a Codogno ed a Vo’, invitava a fare senza timore le settimane bianche  perché, secondo lui, il virus sarebbe stata solo una bufala inventata dal governo Conte 2° per salvare le poltrone (Sic!!!).

Sorprende che ad accodarsi come uno zerbino alla malafede del padano sia Antonio Tajani che, peraltro, dovrebbe (!?!) aver temuto per la vita del suo boss Berlusconi colpito da Covid-19.

Del tutto incomprensibili, invece, quanti si uniscono al coro del “liberi tutti” solo per ottenere un po' di visibilità o per spregevole propaganda politica.

Mi riferisco ad esempio a Stefano Patuanelli ed a Dario Franceschini che, già ministri del governo Conte 2°, hanno partecipate e condivise le tormentate scelte per arginare il diffondersi della pandemia, mentre oggi, neo ministri dell’Esecutivo Draghi ignorano i gravi rischi del virus e delle sue varianti.

Aveva ragione Socrate: credere di sapere quello che non si sa è la più vergognosa ed autentica forma di ignoranza. 



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