In Italia, la situazione si sta intensificando.

Dopo che a Roma una delegazione di studenti presso l'Università La Sapienza si è unita al corteo per il clima e per il cessate il fuoco, le piazze di altre città italiane, come Napoli, Torino, Trieste e Catania, sono state animate per tutta la giornata.

A Roma, il corteo degli studenti universitari e liceali provenienti dalla Sapienza ha raggiunto la manifestazione Fridays for Future in piazza dell’Esquilino, proveniente da piazza della Repubblica. Nel frattempo, alcuni studenti hanno continuato il terzo giorno di sciopero della fame, protestando contro gli accordi dell'ateneo con enti accademici e di ricerca israeliani. Nonostante un incontro con la rettrice Antonella Polimeni, le richieste degli studenti sono rimaste insoddisfatte, portando il collettivo Cambiare Rotta a annunciare la continuazione dello stato di agitazione permanente.

A Napoli, gli attivisti si sono opposti al G7 di Capri, esponendo bandiere della Palestina e cartelli con scritte come "stop genocidio". I manifestanti hanno tentato di raggiungere gli imbarchi al molo Immacolatella, ma sono stati respinti dalle forze dell'ordine, causando alcuni scontri. Anche a Milano, circa 200 studenti hanno partecipato al corteo, protestando contro multinazionali come McDonald’s e KFC, accusate di sfruttamento e inquinamento.

A Torino, un migliaio di attivisti ambientalisti hanno aderito alla manifestazione dei Fridays For Future, insieme a sindacati, collettivi studenteschi e pro-Palestina. Hanno protestato contro gli interessi che ostacolano la giustizia climatica e sociale, culminando davanti al Grattacielo Piemonte, sede della Regione.

A Trieste, un corteo per lo sciopero globale del clima ha denunciato gli interessi che ostacolano la giustizia climatica e sociale, chiedendo la transizione verso le energie rinnovabili e sostenendo i movimenti palestinesi per il cessate il fuoco.