Stamani Repubblica ha ricostruito un retroscena in cui D'Alema, tra virgolettati e non, avrebbe detto a persone a lui vicine che avrebbe votato Raggi al ballottaggio e che dalla prossima settimana si sarebbe impegnato attivamente nella campagna per il No al referendum costituzionale.

Secondo quanto riferito da Repubblica, D'Alema sarebbe impegnato in un'attività contro Renzi ipotizzando che i risultati negativi di Roma e Milano, sommati alla sconfitta nel referendum per l'approvazione del nuovo testo costituzionale, ne determinerebbero la caduta. E, sempre secondo D'Alema, una sinistra dopo Renzi sarebbe sicuramente possibile ed a questo starebbe lavorando.

Subito è partita la corsa allae precisazioni ed alle smentite. Il presidente del partito, Matteo Orfini ha subito inviato un tweet scrivendo: «Spero che D'Alema smentisca al più presto. E che venga a darci una mano in questi ultimi giorni di campagna».

Successivamente, dopo un paio d'ore, lo stesso Orfini, sempre su twitter, ha comunicato con estremo sollievo: «D'Alema ha smentito. Polemica chiusa. Lo aspettiamo a uno dei tanti gazebo per @bobogiac che in questi giorni riempiono la città.»

Che cosa è accaduto nel frattempo? Che la portavoce di D'Alema, Daniela Reggiani, aveva inviato un comunicato, smentendo l'articolo di Repubblica e le sue ricostruzioni, parlando di frasi mai pronunciate: «I numerosi virgolettati riportati, a cominciare dal titolo, corrispondono a frasi mai pronunciate. D’altra parte, l’autore non precisa né dove, né quando, né con chi sarebbero state dette. Le riunioni di cui si parla non si sono mai svolte. La ricostruzione è frutto della fantasia del cronista e della volontà dei suoi mandanti».

Repubblica pubblica poi una controsmentita affermando che: «L'articolo riporta fedelmente quanto ci è stato raccontato da numerose fonti. Le frasi pronunciate da Massimo D'Alema sul suo orientamento di voto a favore di Virginia Raggi, così come sull'intenzione di dare vita ad un comitato per il No al referendum sono state ripetute in più occasioni di fronte ad interlocutori diversi. Parlare di mandanti esterni è grottesco, a muoverci non è altro che il giornalismo che significa raccontare storie di interesse generale. E questa ci pare proprio che lo sia».

Infine è da notare, particolare non del tutto trascurabile, che nel comunicato inviato dalla sua portavoce D'Alema smentisce virgolettati, dialoghi, contenuti, ma non dice che appoggerà o voterà per Giachetti, così come non dice che appoggerà o voterà Sì al prossimo referendum costituzionale!