Milan travolto dal Dortmund: ora la Champions è appesa a un filo
Il Milan ha perso 1-3 in casa contro il Borussia Dortmund nella quinta giornata di Champions League. A San Siro la serata storta dei rossoneri è iniziata già al 6′ con il rigore sbagliato da Giroud a cui ha fatto seguito poco dopo quello invece realizzato da Reus. La reazione del Milan ha portato al pareggio di Chukwueze al 37′, ma nella ripresa dopo l’ennesimo infortunio stagionale – questa volta a Thiaw – il Dortmund ha colpito con due reti in dieci minuti prima con Bynoe-Gittens e poi con Adeyemi. Ai rossoneri di Pioli serve un miracolo nell’ultimo turno per sperare negli ottavi, Borussia invece già qualificato.

MILAN-DORTMUND 1-3
Milan (4-2-3-1): Maignan; Calabria, Thiaw (8′ st Krunic), Tomori, Hernandez; Adli (32′ st Jovic), Reijnders; Chukwueze (32′ st Traoré), Loftus-Cheek, Pulisic; Giroud. A disp.: Mirante, Nava, Pobega, Florenzi, Bartesaghi. All.: Pioli.
Dortmund (4-2-3-1): Kobel; Ryerson, Hummels, Schlotterbeck (10′ st Ozcan), Bensebaini; Emre Can, Sabitzer; Malen (10′ st Adeyemi), Reus (34′ st Brandt), Bynoe-Gittens (20′ st Wolf); Fullkrug. A disp.: Meyer, Lotka, Reyna, Haller, Moukoko, Blank. All.: Terzic.
Arbitro: Kovacs
Marcatori: 10′ rig. Reus (D), 37′ Chukwueze (M), 14′ st Bynoe-Gittens (D), 24′ st Adeyemi (D)
Ammoniti: Tomori (M)
Espulsi: nessuno
Note: 6′ Kobel (D) para un rigore a Giroud (M)

L’Atletico Madrid vince e la Lazio vola agli ottavi di Champions!
“E quindi uscimmo a riveder le stelle”, fu lo slogan usato qualche anno fa dalla Lazio per festeggiare il ritorno ai gironi di Champions League. Oggi c’è da fare una piccola modifica alla citazione dantesca. Non semplici stelle, ma quelle più belle. L’aquila biancoceleste è tra le migliori 16 squadre in Europa, adesso è ufficiale. La vittoria esterna dell’Atletico Madrid sul campo del Feyenoord consegna a Sarri l’aritmetica qualificazione agli ottavi di Champions, l’ultima volta con Inzaghi nel 2020/21. La sesta giornata della fase a gruppi contro l’ex Simeone servirà solo a stabilire chi passerà come testa di serie, con i Colchoneros che però giocheranno con due risultati su tre a disposizione.


Champions: Mbappe salva il Psg, avanti Barcellona e Atletico Madrid
Oltre alla vittoria della Lazio in casa contro il Celtic e la sconfitta del Milan in casa contro il Borussia, arrivano anche le vittorie esterne di Atletico (che qualifica la squadra di Sarri agli ottavi) e il pareggio in extremis del Psg contro il Newcastle nel gruppo dei rossoneri. Successi anche per Barcellona e Manchester City, entrambe vittoriose in rimonta, e per lo Young Boys.

Le partite delle 18.45
Lazio-Celtic 2-0
82′ e 85′ Immobile
Shakhtar Donetsk-Anversa 1-0
12′ Matviienko

Le partite delle 21
Milan-Borussia Dortmund 1-3
10′ rig. Reus (B), 37′ Chukwueze (M), 59′ Bynoe-Gittens (B), 69′ Adeyemi (B)
Psg-Newcastle 1-1
25′ Isak, 99′ Mbappé (rig.)
Feyenoord-Atletico Madrid 1-3
14′ aut. Geertruida (A), 58′ Hermoso (A), 73′ Wieffer (F), 81′ Gimenez (A)
Manchester City-Lipsia 3-2
13′ e 33′ Openda (L), 55′ Haaland (M), 70′ Foden (M), 87′ Alvarez (M)
Barcellona-Porto 2-1
30′ Pepè (P), 32′ Cancelo (B), 57′ Joao Felix (B)
Young Boys-Stella Rossa 2-0
8′ aut. Nedeljkovic, 29′ Blum

Inzaghi: “Scudetto o Champions? Siamo l’Inter, vogliamo vincere tutto”
Il tecnico dell’Inter, Simone Inzaghi, nella sua conferenza stampa di vigilia della sfida di Champions League contro il Benfica, ha parlato anche di come i suoi approcceranno la gara sapendo di essere già qualificati agli ottavi di finale: “Abbiamo parlato con i ragazzi, siamo qui in Portogallo a giocare una partita importante, con la grandissima soddisfazione di essere qualificati agli ottavi di finale con due giornate d’anticipo. Ma il nostro lavoro non è finito, c’è un primo posto da conquistare e domani dovremo fare una partita importante contro il Benfica. Sappiamo che in testa alla classifica c’è la Real Sociedad, che ha dimostrato di essere una squadra importante”.

Tra seconda stella e finale Champions cosa sceglierebbe?
“Ho sentito cosa ha detto Marotta, noi siamo l’Inter e abbiamo l’obiettivo di vincere tutto. Io dico solo che l’anno scorso c’erano 57 partite e ne abbiamo giocate 57, è il terzo anno consecutivo che ci qualifichiamo agli ottavi e quest’anno abbiamo già raggiunto ottavi e mondiale per club, motivo d’orgoglio. Allo stesso tempo, sappiamo di avere delle responsabilità e vogliamo regalare felicità ai nostri tifosi con vittorie e trofei”.

Sarri si coccola Immobile: “Meglio 30 minuti così che farlo stremare…”
La Lazio batte il Celtic e “vede” gli ottavi di Champions. A fine partita è Maurizio Sarri, tecnico laziale, ad esultare: “Mi aspettavo questa risposta, ma quest’anno stiamo facendo bene in Europa e non bene in campionato. Ora mi interessa la prossima in campionato. Se fosse un problema di motivazioni sarebbe un problema, l’atmosfera della Champions sicuramente ci dà energia ma bisogna trovarla anche in campionato. Per un giocatore è più prestigioso fare bene in queste serate, ma è un limite.

Le scelte iniziali era per azzerare la vecchia guardia?
“Un po’ di situazioni erano obbligate. Stiamo tenendo in considerazione il fatto che da qui a inizio gennaio giocheremo ogni 3 giorni. Quindi stamattina abbiamo deciso di far giocare Castellanos e portare queste due armi in panchina”.

Avere Immobile così la fa stare tranquillo?
“Non deve cambiare nulla, bisogna tenere sotto controllo il minutaggio e le sue condizioni fisiche. Preferisco faccia 30 minuti come stasera che farlo arrivare stremato tra due partite”

Isaksen?
“Questo ragazzo, oltre a essere giovane, veniva dal campionato danese. Ha cambiato tutto, qualche mese si deve concedere a tutti, ma si vedeva che c’erano potenzialità e può fare di più rispetto a stasera”.


Mazzarri, che rientro in Real-Napoli: “Ma non sono emozionato”
Il tecnico del Napoli, Walter Mazzarri, ha parlato a Sky Sport alla vigilia della sfida contro il Real Madrid in Champions League: “Non sono emozionato, sono tanti anni che alleno. Sto pensando a cosa devo fare, che siano partite di questa portata o altre le gare sono tutte uguali. Siamo coscienti di giocare con una squadra top nel mondo, con un grande allenatore. Conosciamo le difficoltà, ma vogliamo fare il meglio possibile”.

Qual è il suo rapporto con Ancelotti?
“Con Carlo ci vado davvero d’accordo. Ci siamo sentiti spesso anche in passato, da parte mia c’è una stima illimitata, ma ci vuole poco. Poi è un signore come uomo, ha sempre avuto autocontrollo ed è un esempio”.

Osimhen partirà titolare?
“Aspettiamo domani, le partite ravvicinate sono così, ci devo parlare. Sicuramente non ha i 90 minuti, vedremo se partirà titolare o meno”.

La partita ha un peso significativo per la classifica.
“Sì, ma poi ci sarà anche l’ultima partita. Cercheremo di passare il turno domani, altrimenti non dovremo sbagliare la prossima gara”.

Cosa le ha detto De Laurentiis?
“Quando mi ha chiamato gli ho fatto capire che sarei tornato volentieri, avrà fatto i suoi conti. Quando sono andato via c’è stato un po’ di gelo ma è normale, poi è tornato tutto come prima e c’è un rapporto di stima reciproca. Quando sono arrivato l’importante era ricominciare a vincere, volevamo farlo e lo abbiamo fatto. Vogliamo giocare come nel primo tempo a Bergamo, per capire poi i problemi della squadra e correggerli”.


Serie B: due pareggi in Como-Lecco e Sudtirol-Brescia
In Serie B restavano da recuperare le due sfide della terza giornata. Nessun gol nel derby tra Como e Lecco: la squadra di Fabregas gioca bene, conquista un punto e sale al quarto posto in classifica. Gli uomini di Bonazzoli sono sfortunati e colpiscono addirittura due legni. Al Druso, Sudtirol-Brescia finisce 1-1: passa la formazione di Bisoli con il gol di Tait a inizio gara, gli ospiti restano in dieci all’intervallo per l’espulsione di Olzer ma al 79’ Borrelli pareggia i conti.

Immobile show: entra e firma due gol, la Lazio stende il Celtic!
La Lazio supera 2-0 il Celtic nel match valido per la quinta giornata del Gruppo E di Champions League e assapora il traguardo degli ottavi di finale. I biancocelesti restano a lungo impantanati in una partita sporca e avara di emozioni, ma a dare la scossa è ancora una volta Ciro Immobile, inizialmente lasciato in panchina: il bomber azzurro entra al 61′ e, nel giro di tre minuti, sigla la doppietta decisiva (82′ e 85′). I ragazzi di Rodgers restano ultimi e sono fuori da tutto, quelli di Sarri attendono il risultato di Feyenoord-Atletico Madrid: in caso di vittoria dei Colchoneros la qualificazione sarà aritmetica.

Lazio-Celtic 2-0
Lazio (4-3-3): Provedel; Lazzari, Patric, Gila, Marusic; Guendouzi, Rovella 5 (34′ st Cataldi), Luis Alberto 6,5 (39′ st Kamada); Isaksen, Castellanos 5 (16′ st Immobile), Felipe Anderson 5 (16′ st Pedro).
Allenatore: Sarri
Celtic (4-2-3-1): Hart; Johnston A., Carter-Vickers, Scales, Taylor; O’Riley, McGregor; Forrest 6 (16′ st Johnston M.), Paulo Bernardo 5 (24′ st Oh), Yang 5,5 (42′ st Turnbull); Furuhashi.
Allenatore: Rodgers
Arbitro: Meler
Marcatori: 37′ st e 40′ st Immobile (L)
Ammoniti: Taylor (C), Johnston (C), Rovella (L), O’Riley (C), Yang (C), Pedro (L), Patric (L)

Ancelotti: “Nessuna vendetta col Napoli. Il Real vuole il primo posto”
Mister Carlo Ancelotti, intervenuto in conferenza stampa al fianco del laterale Dani Carvajal, presenta la sfida di domani fra Real Madrid e Napoli.

“Parlare degli otto infortunati mi sembra una mancanza di rispetto nei confronti di chi giocherà domani. È importante pensare a ciò che abbiamo, questa rosa è molto buona”.

Sul suo rinnovo di contratto: “Non parlo del mio futuro”.

Sulla possibilità di restare al Real Madrid 15 anni come il Cholo Simeone all’Atletico: “Non lo so, il suo è un caso speciale come quelli di Wenger o Ferguson. La vita degli allenatori è più corta. Complimenti a Simeone per il suo rinnovo di contratto”.

Sulla sfida al Napoli: “Ci può permettere di finire la fase a gironi di Champions da primi, finora abbiamo fatto molto bene e vogliamo fare anche domani la miglior partita possibile”.

Sul portiere Lunin, titolare domani viste le assenze di Kepa e Courtois: “Lunin non deve pensare che quella di domani sarà la sua ultima partita da titolare, continuerà a giocarsi il posto con Kepa una volta che quest’ultimo rientrerà dall’infortunio”.

Se il Real Madrid è la squadra più importante della sua carriera: “Non lo so, sento grande affetto verso tutte le mie ex squadre e non voglio mancare di rispetto a nessuno facendo una classifica. Sento qualcosa di speciale però per il Milan, dove sono stato giocatore e allenatore, e il Real Madrid, perché è il club più grande del mondo”.

Sulla possibile vendetta col Napoli: “Il Napoli è una squadra molto pericolosa, mi aspetto una partita molto equilibrata. Non ci sarà però alcuna vendetta da parte mia”.

Su Bellingham e il suo adattamento immediato al Real: “È un professionista vero, un ragazzo serio e intelligente. Per questo è riuscito ad adattarsi molto bene e in così poco tempo al Real Madrid. È un grande calciatore e i grandi calciatori si inseriscono in fretta in qualsiasi Paese o campionato”.

Sui canterani convocati domani: “Questo è il momento di sfruttare la qualità della nostra cantera, ho grande fiducia nei miei giovani. Mister Raul sta facendo un lavoro fantastico alla guida della nostra seconda squadra. Oggi devo dare la priorità a Brahim, Lucas o Fran García, ma sono tranquillo perché i nostri canterani alle loro spalle sono affidabili”.

Su Dani Carvajal e le sue parole di stima nei confronti dello stesso Ancelotti: “Io ho già chiesto il suo rinnovo di contratto fino al 2030, scherzo (ride, ndr)”.


Bologna-Torino 2-0: granata bocciati all’esame per l’Europa

Il Torino cade al Dall'Ara e vede allontanarsi il treno per l'Europa: finisce 2-0 per il Bologna. Un errore individuale ha permesso di sbloccare una partita molto equilibrata, tra due squadre che in campo hanno faticato a costruire occasioni da gol nitide. Determinante è stata un’uscita avventata di Gemello che al 56' ha spianato la strada ai padroni di casa, bravi a sbloccare la gara con Fabbian. Poi ci ha pensato Zirkzee nel recupero a mettere la ceralacca. I felsinei salgono dunque al quinto posto, il Toro fallisce invece il suo esame di maturità e si ferma a tre risultati utili consecutivi. A preoccupare è soprattutto un fatto: mancata del tutto la reazione degli uomini di Juric, ancora una volta spariti dal campo dopo lo svantaggio e mai in grado di costruire occasioni per rimettere in equilibrio la partita. Sorride invece il Bologna di Thiago Motta, che si ritrova quinto in classifica: sognare il ritorno in Europa sotto le due Torri non è vietato.