Questa domenica papa Francesco ha compiuto 87 anni e, come prassi, dal Quirinale sono arrivati gli auguri di Mattarella riasusnti nel seguente messaggio:

"In occasione del Suo ottantasettesimo compleanno Le giungano, a nome del popolo italiano e mio personale, i più sinceri e affettuosi auguri di benessere e di proficua prosecuzione del Suo fecondo Magistero.In un mondo nel quale, purtroppo, nuove rivalità si aggiungono a mai sopiti conflitti, la Sua incessante azione pastorale continua a richiamare tutti all’esigenza di costruire soluzioni che ristabiliscano la pace ponendo la persona – con la sua inalienabile dignità – al centro dell’azione della Comunità internazionale. Il Suo appello, costante e accorato, per ristabilire un rapporto di rispetto e dialogo nelle nostre società, costituisce un alto orizzonte valoriale per tutte le donne e gli uomini e di buona volontà.Parimenti forte è risuonato l’invito rinnovato da Vostra Santità in occasione dei viaggi apostolici in Africa, in Europa e in Asia – oltre che degli interventi alla COP28 – affinché si stabilisca un corretto equilibrio tra Uomo e Natura, abbandonando la logica dello scarto a favore di scelte concrete e inclusive che privilegino il “bene comune globale”.Come ha spesso sottolineato, ciascuno di noi, secondo il proprio ruolo e la propria capacità, è chiamato impegnarsi nella comprensione reciproca e nella pratica concreta della fratellanza umana, a prescindere da differenze di nazionalità, di condizione socio-economica o di affiliazione religiosa.Confido che l’alto messaggio che Ella rivolgerà al mondo per la significativa ricorrenza della Natività recherà conforto a quanti patiscono a causa dei conflitti, a cominciare dalla “martoriata Ucraina” e dal Medio Oriente, ove particolarmente sentita è l’esigenza di non spegnere la speranza.Con questi auspici rinnovo a Vostra Santità fervidi auguri per il compleanno e per le ormai prossime festività".

L'insopportabile reticenza della politica italiana, tutta, nel descrivere quanto sta accadendo in Palestina, ribadita ancora una volta nell'ipocrita messaggio del presidente della Repubblica (perché ha definito "martoriata" l'Ucraina e non ha denunciato la ben più grave catastrofe umanitaria in atto a Gaza?), non ha invece trovato lo stesso riscontro nelle parole del pontefice pronunciate quest'oggi dopo la preghiera dell'Angelus: 

"E non dimentichiamo i nostri fratelli e sorelle che soffrono per la guerra, in Ucraina, in Palestina e Israele e nelle altre zone di conflitto.  L’avvicinarsi del Natale rafforzi l’impegno per aprire strade di pace. Continuo a ricevere da Gaza notizie molto gravi e dolorose. Civili inermi sono oggetto di bombardamenti e spari. E questo è avvenuto persino all’interno del complesso parrocchiale della Santa Famiglia, dove non ci sono terroristi, ma famiglie, bambini, persone malate e con disabilità, suore. Una mamma e sua figlia, la signora Nahida Khalil Anton e la figlia Samar Kamal Anton, sono state uccise e altre persone ferite dai tiratori scelti, mentre andavano in bagno. È stata danneggiata la casa delle Suore di Madre Teresa, colpito il loro generatore. Qualcuno dice: “È il terrorismo, è la guerra”. Sì, è la guerra, è il terrorismo. Per questo la Scrittura afferma che “Dio fa cessare le guerre … rompe gli archi e spezza le lance” (cfr Sal 46,9). Preghiamo il Signore per la pace".

Ma il dio dei sionisti è il dio della guerra e del possesso, dell'odio e della vendetta, che giustifica lo sterminio dell'altro e pertanto la denuncia del Papa - comunque a metà, dato che non ha chiaramente citato i militari israeliani, l'esercito dello Stato ebraico - non avrà certo alcun effetto sui sionisti (di qualunque nazione) che applaudiscono entusiasti al massacro di civili perpetrato dallo Stato ebraico, a loro dire giustificato in nome della sua sicurezza, in base alla quale pretende di continuare a depredare, sfruttare, schiavizzare, sterminare un popolo, quello palestinese, che deve scomparire senza ribellarsi.

Naturalmente, si attende la nota di protesta della comunità ebraica italiana e dei suoi rabbini che immancabile, arriverà sicuramente nelle prossime ore per condannare la "mezza" verità denunciata oggi dal Papa.