L'Istat questa mattina ha pubblicato i dati relativi alla produzione industriale di Luglio 2016.  Rispetto a quanto registrato il mese scorso, l'indice è aumentato del +0,4%. Ma questo dato meriterebbe allora una diffusione social da parte del presidente Matteo Renzi! Purtroppo no.

Infatti,  se raffrontato con quello di luglio 2015, al pari dei giorni lavorativi, l'indice è diminuito in termini tendenziali del -0,3%. Ma, in ogni caso, la media dei primi sette mesi del 2016 vede una produzione in aumento del +0,6% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.

È vero, ma anche in questo caso bisogna purtroppo registrare la tendenza negativa del trimestre maggio-luglio 2016, che vede la produzione diminuire del -0,5% rispetto al trimestre precedente. Quindi, niente da festeggiare neppure da questo lato.


Chi è andato bene e chi è andato male. I settori che a luglio 2016 registrano la maggiore crescita tendenziale sono quelli della produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici con il +18,3%, della fabbricazione di mezzi di trasporto con il +3,1% e della metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo (esclusi macchine e impianti) con il +2,5%.

Invece, le diminuzioni si registrano soprattutto nell'attività estrattiva con -18,5%, nella fornitura di energia elettrica, gas, vapore ed aria con -8,6% ed in quello delle industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori con -3,9%.