Mentre all’opposizione si lanciano sempre più preoccupati allarmi sui presunti tagli alla sanità pubblica da parte del governo Meloni, cosa che a guardare i dati e i numeri risulta priva di fondamento. Il governo ha stimato che quest’anno le risorse per la sanità si aggireranno intorno ai 134,7 miliardi di euro, contro i 131,1 miliardi del 2022.

Queste risorse scenderanno però a circa 133 miliardi di euro nel 2024. Nel 2025 ci sarà poi una risalita a 136,7 miliardi e nel 2026 fino a quasi 139 miliardi. In rapporto al Pil questi numeri corrispondono rispettivamente a una spesa pari al 6,6 per cento nel 2023, al 6,2 per cento sia nel 2024 sia nel 2025, e al 6,1 per cento nel 2026. A corroborare questi dati arriva una notizia confortante per quanto riguarda un importante polo ospedaliero laziale.  

Si tratta dell'aumento di venti posti di degenza nell’ospedale della città di Terracina, da tre legislature guidate da amministrazioni di centrodestra, dopo le due consiliature di Nicola Procaccini, il delfino di Giorgia Meloni. Ed è proprio l’ex sindaco, attuale eurodeputato e copresidente del gruppo Ecr al parlamento europeo, candidato nella circoscrizione centro per Fratelli d’Italia, ad annunciare la notizia, attesa da tempo dai cittadini della sua città.

“Rilevo con particolare piacere che la programmazione della rete ospedaliera della Regione Lazio per il 2024-2026 ha previsto per l’ospedale Fiorini di Terracina un aumento di 20 posti letto da dedicare alla lungodegenza, che consentirà al nosocomio di passare dagli attuali 80 posti letto a 100. Un passo importante per migliorare la qualità dei servizi del nostro nosocomio, dopo anni in cui il numero dei posti letto era sistematicamente diminuito”. Ha detto Nicola Procaccini. “Ringrazio il presidente della Regione Francesco Rocca per aver posto attenzione alle istanze dei cittadini di Terracina, che ho avuto modo di rappresentargli, evidenziando una sensibilità verso l’ospedale di Terracina e i servizi sanitari territoriali che non apparteneva alle amministrazioni regionali precedenti. E’ un ulteriore segno dell’impegno dell’amministrazione Rocca nel voler incidere per cambiare in maniera strutturale la qualità dei servizi sanitari e che ha un caposaldo nel programma di assunzione di circa diecimila nuove figure professionali nel prossimo biennio. Provvedimenti destinati a restituire dignità, qualità ed efficienza a un servizio fondamentale per la collettività dopo i disastri delle amministrazioni regionali di sinistra”.

Conclude così l’europarlamentare di Fratelli d’Italia Nicola Procaccini. Si tratta di una misura che fa parte del piano lanciato ad ottobre scorso dalla Regione Lazio, che aveva stanziato due milioni di euro per la sanità pontina.

I preziosi fondi sarebbero in parte destinati all’ospedale Goretti di Latina, al Dono Svizzero di Formia, al Fiorini di Terracina e al San Giovanni Di Dio di Fondi.

Nel dettaglio:

  1. 650 mila euro al Goretti per completare i 16 posti di terapia intensiva;
  2. altri 663 mila euro per il Goretti per adeguare 20 posti di terapia sub-intensiva;
  3. 365 mila euro al Dono Svizzero per l’adeguamento e il miglioramento dei percorsi Covid-19 del pronto soccorso:
  4. 246 mila euro per la fornitura di letti elettrici all’avanguardia a sostegno della medicina generale, così suddivisi: 40 letti al Goretti, 25 al Dono svizzero, 20 al Fiorini, 15 al San Giovanni di Dio.

Questa di Terracina è anche la risposta a quanti avevano accusato la Regione di fare nulla per l’ospedale di Terracina e per quello di Fondi, importanti poli ospedalieri del territorio pontino.