"Oggi al Meeting di Rimini non è stata ospitata la voce del Movimento 5 Stelle. C'era invece una sfilata di politici che fanno finta di litigare in pubblico e poi intorno ad un tavolo trovano sempre l'accordo.Poi ci siamo noi, diversi da loro. Siamo scomodi per un certo sistema che vuole escluderci e oscurarci. Come le persone che difendiamo: lavoratori, giovani e piccole imprese non garantiti e tutelati da nessuno". (Giuseppe Conte)

Si è preso una bella rivincita il presidente dei 5 Stelle, Giuseppe Conte, pubblicando sui suoi profili social la foto di Open che ritrae gli stessi leader politici che ieri dal palco del Meeting di CL si accusavano della qualunque, mentre sono seduti allo stesso tavolo uno di fianco all'altro come vecchi amici.

È vero, civiltà ed educazione prima di tutto. Ma se per 24 ore al giorno passi il tempo a dire o a scrivere, perché tutti lo sappiano, che tizio deve andare a casa o che caia è impresentabile ed è un pericolo per la nazione... perlomeno, gli italiani a cui questi politici si rivolgono si aspetterebbero in privato un atteggiamento conseguente.

Quale? Ognuno per proprio conto. Se un tizio litiga con il proprio vicino, poi quando nessuno lo vede ci va a pranzo insieme? Difficile immaginarlo... anzi, impossibile.

Quindi, la foto di Open pubblicata da Conte è assolutamente emblematica e finisce per dar l'idea di cosa sia effettivamente la politica, almeno in Italia: un teatrino dove gli attori si godono lo spettacolo in barba agli spettatori paganti (gli italiani). L'esatto contrario di ciò che normalmente dovrebbe accadere.

Non è certo se gli organizzatori del Meeting di Rimini abbiano o meno invitato Conte al dibattito di ieri o se Conte, di proposito, non ci sia andato... comunque sia, non facendo parte di quella riunione di quattro amici al bar, il presidente dei 5 Stelle ci ha fatto un figurone.