In aumento posizioni lavorative e dipendenti. Retribuzioni orarie mediane invariate

Nel 2021, nel settore privato escludendo il mondo dell'agricoltura, sono risultate attive 19,5 milioni di posizioni lavorative dipendenti, in aumento del +6,9% rispetto all'anno precedente, che hanno hanno occupato un totale di 15,4 milioni di lavoratori (+3,5%).

Pertanto, il 17,8% di quei lavoratori, poco meno di 4 milioni, ha occupato più di una posizione lavorativa nel corso dell’anno.

L’input di lavoro per posizione lavorativa, in mediana, cresce rispetto al 2020 del 6,6% in ore lavorate e dell’1,5% in ore retribuite, main diminuzione rispetto al 2019, rispettivamente, del -2,1% e del -2,6%.

Il valore mediano della retribuzione lorda annua per posizione lavorativa raggiunge 12.139 euro (+3,6% rispetto al 2020 e +0,2% sul 2019). In pratica, dopo due anni, è rimasto praticamente inalterato.

Infine, 1,3 milioni di posizioni lavorative, il 6,6% del totale (quota in calo di 0,3 punti percentuali rispetto al 2020 ed invariata rispetto al 2019), nel 2021 hanno percepito una retribuzione lorda oraria inferiore a 7,79 euro, inferiore cioè ai due terzi della mediana. Solo i lavoratori poveri che hanno continuato ad esserlo anche nel 2022 e nel 2023 e che, grazie al governo Meloni che si è rifiutato di varare un provvedimento come il Jobs Act, continueranno ad esserlo anche in futuro.