183 incontri con i cetacei, tra cui ben 14 balenottere comuni, poi 17 tartarughe marine, 16 mobule (la manta mediterranea) 11 pesci spada, 9 pesci luna e 6 tonni di grandi dimensioni. Non sono mancate le sorprese ornitologiche, sotto forma di un fenicottero e un pulcinella di mare incontrati durante la navigazione, per un totale di 242 avvistamenti registrati dai ricercatori.

Questi, in sintesi, i numeri degli avvistamenti realizzati questa estate dalla flotta (5 imbarcazioni) delle  Vele del panda, il programma di citizen science e monitoraggio cetacei che si avvale della collaborazione tra WWF Italia e WWF Travel.

Da notare, oltre ai 14 avvistamenti di balenottera comune, la percentuale (che non può avere valore statistico ma certamente indicativo) tra stenelle e delfini: a fronte di 99 avvistamenti di stenella striata ne è stato realizzato appena uno di delfino comune, come a dire l’1% del totale osservato. A conferma della rarefazione, in Mediterraneo, delle popolazioni del cetaceo più popolare tra il grande pubblico.

In totale sono state 37 le crociere realizzate, per circa 250 partecipanti che hanno veleggiato tra Mar Ligure, Isole Pontine, Arcipelago Toscano, Corsica del Nord. 

«Il Mar Mediterraneo è la casa di otto specie di cetacei regolari che purtroppo risentono quotidianamente degli impatti delle attività antropiche (inquinamento chimico, acustico, da plastica, eccessivo traffico nautico, sovrappesca e bycatch) e quindi necessitano di tutela e protezione. Tuttavia, ci sono ancora molte aree del bacino per le quali non abbiamo dati aggiornati sullo stato di salute e la distribuzione di tali specie. Per colmare questa lacuna conoscitiva e sostenere la conservazione dei cetacei nel Mare Nostrum, il WWF Italia, in collaborazione con WWF Travel e Sailsquare, ha lanciato nel 2020 il progetto "Le Vele del Panda"», ha dichiarato Giulia Prato, Responsabile Mare WWF Italia.

Vele del Panda è un  progetto di ricerca e Citizen Science che consente ai turisti, accompagnati da ricercatori e guide Whale watching del WWF, di vivere un'esperienza unica, solcando le onde del Mar Mediterraneo e ammirando la megafauna marina (cetacei, tartarughe marine, squali e foca monaca) nel suo ambiente naturale.

Il progetto fa parte della più vasta campagna WWF GenerAzioneMare che coinvolge i volontari anche nelle attività di monitoraggio e tutela dei nidi di tartaruga marina e di fratino e nella pulizia dei litorali. Proprio questa estate il WWF ha inaugurato a Orbetello (nel casale spagnolo della Giannella) “Casa Pelagos”, la prima esperienza museale immersiva dedicata al Santuario dei mammiferi marini: in poco più di un mese la struttura è stata visitata da oltre 500 spettatori.  

 

Fonte: comunicato stampa WWF Italia