"La partita è stata dura, difficile, come era facilmente prevedibile. Loro hanno fatto forse meglio di noi nel primo tempo, ma nel secondo abbiamo legittimato il risultato perché abbiamo creato qualche palla gol e concesso praticamente niente".

Così Maurizio Sarri ha commentato l'1-0 con cui la Lazio all'Olimpico ha superato la Fiorentina nella decima giornata di Serie A, grazie ad un rigore fischiato allo scadere del recupero per un fallo di mano di Milenkovic, trasformato da Immobile. Subentrato ad un quarto d'ora dalla fine, il rigore è stata l'unica palla toccata dal centravanti laziale!

Ma anche Sarri, durante la partita, dovrebbe usare di più gli occhiali invece di metterseli in testa, dato che le statistiche del match raccontano tutta un'altra storia. E proprio le statistiche dicono che il pari era forse il risultato che meglio avrebbe rispecchiato l'esito della gara.

Il rigore però era sacrosanto. Può darsi, ma il Var avrebbe dovuto far decidere l'arbitro. Il braccio largo di Milenkovic, come dimostra la dinamica dell'azione, era spiegabile con il cercare l'avversario e non con il voler impedire il tiro di testa. Ma il tocco c'è stato... è vero, con la palla che viene deviata dalla testa di Milekovic, dopo aver sbattuto sul braccio. Ma perché il rigore avrebbe dovuto confermarlo l'arbitro? Perché non è chiaro dove la palla vada ad impattare il braccio di Milenkovic. Infatti, la parte alta del braccio è considerata spalla e il tocco di spalla non è punibile.

Ma per il bergamasco Mazzoleni, non vi erano dubbi, come nel primo tempo, dove, anche in quel caso, si è ben guardato di richiamare al Var l'arbitro Marcenaro per rivedere il placcaggio in area fatto da Rovella ai danni di Ikonè. Ottima azione... nel rugby, ma il calcio ha regole diverse.

Un caso? Sicuramente... ma per gli amanti delle statistiche e delle scommesse, sono più di dieci anni che sul campo e al Var Mazzoleni è considerato il 12° uomo per gli avversari quando è chiamato ad arbitrare la Fiorentina. Non solo... se uno scommettitore vuole andare sul sicuro per tirar su un po' di grana, può attendere anche che Orsato diriga una partita della Viola... in quel caso ci sono due risultati possibili: o il pareggio, con una squadra di bassa classifica, o la vittoria con una squadra di medio/alta classifica... sempre a favore degli avversari della Fiorentina. Basta verificare le statistiche.

Naturalmente, è un caso... che però va avanti da anni.

Grazie ai tre punti conquistati ieri, la Lazio di "Lotito" si porta a 16 punti a -1 dalla Fiorentina che rimane ferma a 17.