"Come madre non posso accettare una morte così orribile ... voglio chiarire una cosa: la colpa non è di mio figlio e neanche dell'orso.  La colpa va ricercata nella cattiva gestione fatta da chi ha gestito, nel tempo, il progetto Life Ursus, che ormai è sfuggito di mano. ... 
L'abbattimento dell'orso non mi ridarà Andrea. La gestione di questo progetto, man mano nel tempo, è diventata sempre più incauta e inadeguata e non ha tenuto conto e valutato la crescita del numero degli orsi e della popolazione. Per la mancanza di tutela e prevenzione ci devono essere dei responsabili, che non possono passarla liscia.Chiedo a tutti i Comuni del Trentino e alle Amministrazioni di starci vicino, come atto dovuto, perché Andrea potrebbe essere stato l'Andrea di tutti, di tutte le comunità, il figlio di tutti. Mi auguro che il Governo, lo Stato, il Presidente del Consiglio ci aiutino e raccolgano questo che è l'urlo di dolore di una madre".

Questo è quanto ha scritto Franca Ghirardini, la madre del 26enne Andrea Papi ucciso da un'orsa in Trentino, diffusa un paio di giorni fa dall'avvocato della famiglia.

Che cosa dimostra questa lettera? Semplicemente che i politici, sia di destra che di sinistra, hanno tutti, e da tempo, perso il senso di cosa sia amministrare la cosa pubblica. Come le precedenti amministrazioni della PAT, anche quella attuale guidata dal leghista Fuhgatti ha utilizzato gli orsi, così come i lupi, come strumento di propaganda a scopo elettorale. 

Se il ripopolamento degli animali serve a prender voti, allora si ripopola un'area, una provincia, una regione... Se il ripopolamento ha funzionato e per prender voti va poi di moda lo slogan accoppiamoli, allora gli animali devono essere accoppati.

È la logica della politica attuale, quella di governare l'apparenza e non di gestire la cosa pubblica cercando di fare il meglio senza seguire la convenienza del momento. Invece il politico social agisce in base a ciò che l'elettore riesce a percepire, nell'immediato, come la cosa più giusta da fare... perché in tal modo il consenso è assicurato. 

Così, se un'orsa difende i propri cuccioli da una sfortunatissima persona che amava correre nei boschi e la incontra all'improvvikso senza riuscire ad evitarla finendo per essere ucciso, in apparenza la cosa più logica da fare, per tutti, è accoppare l'orsa e poi accoppare tutti gli orsi.

La madre del ragazzo ucciso, però, dice alle amministrazioni che si sono succedute nel corso degli anni, da quando il progetto di ripopolamento degli orsi è partito, di non aver fatto tutto quello che avrebbero dovuto fare per gestire correttamente la convivenza fra uomo e orso... così come il progetto Lisfe Ursus indicava, così come altre esperienze analoghe dimostrano.

Ma di questo argomento, il tanto loquace Fugatti non parla mai nelle sue lunghe dissertazioni su come abbattere gli orsi in Trentino... magari per fare poi quella bisteccata che gli è stata impedita di fare in passato. 

E lo stesso si potrebbe dire dei cinghiali di Roma... evidentemente ritenuti responsabili dei piani urbanistici della capitale dettati ai politici di turno dai palazzinari che hanno fatto sorgere nuovi quartieri in terreni miracolosamente diventati edificabili, creando però qualche problemuccio nella gestione dei servizi, dai collegamenti viari al ritiro della "monnezza". E come si risolve il problema? Accoppando i cinghiali... tanto loro non votano.