Lo Shangai Shenhua dà il benvenuto a Carlos Tévez, offrendolo in dono al neo allenatore, l'uruguaiano Gustavo Poyet.

Per la Cina, diventare una potenza del calcio, è ormai un'ossessione. Lo dimostrano le cifre fuori luogo, sempre più pazzesche, che le squadre cinesi offrono per acquistare e, soprattutto, remunerare i calciatori europei e sudamericani.

Per aumentare il livello tecnico del calcio cinese i team locali sanno che devono acquistare giocatori di nome e non proprio a fine carriera. E per farli andare in Cina offrono loro un mare di soldi che, per chiunque, è difficile rifiutare.

Graziano Pelle, Ezequiel Lavezzi e Jackson Martinez ne sono la riprova. Ad essi si è aggiunto di recente il brasiliano Oscar che è andato a rinforzare le fila dello Shanghai SIPG.

Pertanto, la squadra rivale, lo Shenhua, non poteva essere da meno ed è corsa in Argentina a prelevare un centrocampista che potesse essere di altrettanto richiamo. Così ha pagato 11 milioni di euro al Boca e ne ha promessi 80 a Tévez per due anni di contratto.

I media di mezzo mondo si sono così sbizzarriti, nelle varie valute a conteggiare quanto Tévez guadagnerà: 107mila dollari al giorno, 753mila dollari a settimana che in Inghilterra diventano 615mila sterline, 88mila al giorno, 3600 ogni ora, 61 al minuto.

In pratica, una follia qualunque sia la valuta, follia che si va ad aggiungere alle altre che già sono state fatte e che probabilmente si continueranno ancora a fare!

Quello che viene da chiedersi però è per quanto potrà essere sostenibile questo tipo di strategia da parte dei cinesi. Va bene che in Cina i cinesi sono tanti, ma riusciranno le squadre ad avere dei ritorni finanziari adeguati da biglietti, sponsorizzazioni, diritti che possano almeno coprire le spese?

Il dubbio rimane e quelli che oggi sembrano miracoli, domani potrebbero diventare sogni, se non incubi.