Martedì, in Cisgiordania, le forze speciali israeliane in un'operazione sotto copertura  hanno assassinato tre giovani palestinesi, due dei quali erano fratelli, mentre si trovavano all'interno dell'ospedale Ibn Sina nella città di Jenin: Mohammad Walid Jalamna, Mohammad e Basil Ayman Al-Ghazawi, con quest'ultimo che era ricoverato dal 25 ottobre scorso.

Fonti interne all'ospedale hanno dichiarato che circa 10 membri delle forze speciali, travestiti da medici e infermieri, hanno fatto irruzione nella struttura, si sono diretti al terzo piano e hanno assassinato i tre giovani usando pistole con il silenziatore.  L'operazione ha avuto la "benedizione" degli Stati Uniti tramite il portavoce del Dipartimento di Stato Matthew Miller, secondo il quale Iraele ha il diritto di assicurare i terroristi alla giustizia.

L'atto di terrorismo è stato motivato (e applaudito) da Israele con la giustificazione che i tre fossero terroristi collegati ad Hamas, che stavano preparando un attentato in stile 7 ottobre.

Sempre in Cisgiordania, l'esrcito dello Stato genocida di Israele ha assalito i campi profughi di Nour Shams e Tulkarem distruggendo infrastrutture e abitazioni.

Naturalmente, anche oggi sono proseguiti bombardamenti e uccisioni anche nella Striscia di Gaza dove i combattimenti si concentrano ancora nell'area di Khan Younis, mentre i civili continuano ad ammassarsi a ridosso di Rafah al confine con l'Egitto.

Nonostante le ultime dichiarazioni di Netanyhau che esclude il ritiro da Gaza dell'esercito e quelle di Hamas che invece pretende l'esatto opposto (compresa la fine delle ostilità), lo sceicco Mohammed bin Abdulrahman bin Jassim Al Thani, primo ministro del Qatar, ha confermato che sono stati compiuti progressi nei negoziati in corso riguardanti lo scambio di prigionieri tra Hamas e Israele.

Intervenendo al Consiglio Atlantico, Al Thani ha affermato che ciò potrebbe portare ad un cessate il fuoco permanente nella Striscia di Gaza e ha invitato entrambe le parti a cogliere l'opportunità per fermare la guerra.

"Sono stati compiuti buoni progressi per gettare le basi per andare avanti… Non possiamo dire che questo ci metterà molto presto in una posizione migliore, ma speriamo di trasmettere questa proposta a Hamas e di portarli in un luogo dove possano positivamente e impegnarsi in modo costruttivo nel processo", ha dichiarato Al Thani.

E che qualcosa in tal senso possa sbloccarsi sembra farlo intendere il sesto viaggio (dallo scoppio della guerra) che il segretario di Stato americano Anthony Blinken farà in Israele durante il prossimo fine settimana, secondo quanto anticipato da un tv israeliana.



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