Dopo aver "evitata un'estate di caos", rendendo più difficile il compito delle Ong con un inutile quanto farraginoso codice di condotta, non intervenendo nei confronti della guardia costiera libica che ne ha minacciato l'attività di soccorso anche se fosse stata svolta in acque internazionali, pagando le tribù libiche in tripolitania per interrompere l'attività dei trafficanti, Marco Minniti si è ricordato che la riduzione del numero di sbarchi dei migranti sulle coste italiane aveva un prezzo... e riguardava proprio coloro che lui diceva di voler tutelare.

A ben guardare, Minniti è stato aiutato a comporendere il problema. Più volte, le Ong - e non solo quelle - che finora avevano operato per le attività di soccorso e ricerca in mare dei migranti che attraversavano il Mediterraneo su imbarcazioni di fortuna, avevano ricordato al Governo e al ministro dell'Interno che aveva dato vita al piano per impedire gli sbarchi in Italia che come conseguenza del loro operato ci sarebbe stato un sensibile peggioramento delle condizioni di vita, già durissime, dei migranti "ospitati" nei centri di detenzione libici.

È facile comprendere che in quei centri il numero di persone è in continuo aumento, considerando che in Italia non arrivano più e che dall'interno dell'Africa il flusso dei migranti non è diminuito.

Dopo l'ultimo appello di Medici Senza Frontiere, che accusava non solo l'Italia ma tutti i paesi europei di non fare nulla riguardo a questo problema, indirizzato al premier Gentiloni che aveva risposto con la solita vaghezza che ben lo contraddistingue facendo riferimento a futuri interventi, il ministro dell'Interno Minniti, dalla Festa de l'Unita di Torino, ha fatto sapere che la prossima settimana, insieme al ministro degli Esteri, incontrerà le Ong per concordare una iniziativa in Libia, perché - ha affermato il ministro - "le condizioni di chi rimane in Libia sono il mio assillo e quello del governo."

Che cosa vorrebbe far Minniti? "Sarebbe molto bello se ogni Ong italiana potesse adottarne una libica [in Libia esistono delle Ong?, ndr]. La mia ambizione sarebbe quella di arrivare a costruire una rete di giovani libici impegnati per il rispetto dei diritti umani nel loro Paese".

Una dichiarazione da una parte quasi sconvolgente visto che finora Minniti a tutto aveva pensato ma non alle conseguenze che il suo piano avrebbe avuto sulle condizioni di vita dei migranti e sul loro destino, dall'altra quasi insensata se questa è la sola via di aiuto ideata dal ministro, considerando ciò che accade in Libia e quali siano le condizioni del Paese dal punto di vista politico ed economico.

Comunque, se questa sia stata solo una dichiarazione di comodo per arginare le polemiche e l'ipocrisia delle istituzioni italiane e europee lo capiremo nei prossimi giorni.