Un recente studio ha rivelato che El Niño atlantico può causare uragani. El Niño è un fenomeno climatico che finora era conosciuto soprattutto in relazione all’Oceano Pacifico, di cui provoca un riscaldamento anomalo delle acque in superficie. Un fenomeno che si verifica ciclicamente con un intervallo tra i 2 e i 7 anni e può durare da diversi mesi fino a un anno e mezzo.

Lo stesso fa quello che viene definito il "fratellino" minore El Niño atlantico, ovviamente in relazione alle acque che riguardano direttamente l'Europa.

Entrambi i fenomeni, che vengono fortemente influenzati e modificati dal surriscaldamento globale, sembrano che, per le loro caratteristiche, possano rendere gli uragani più potenti, perché le tempeste assorbono più energia dal mare quando più alta è la temperatura delle acque. 

Infatti, una nuova ricerca (pubblicata su Nature) suggerisce che El Niño atlantico potrebbe contribuire anche alla formazione e al rafforzamento degli uragani che prendono corpo all'altezza dell'Africa occidentale, vicino a Capo Verde che, nell'80-85% dei casi finiscono per colpire  Caraibi e Stati Uniti.

Più a lungo gli uragani viaggiano su mari caldi, più tempo hanno per assorbire l'energia da queste acque. El Niño atlantico fa aumentare le temperature del mare, peggiorando così la gravità di queste tempeste.