Molti non sanno che la Garanzia Finanziaria è stata introdotta dalla Direttiva UE n. 2002/47/CE e attuata con il d. lgs. 21 maggio 2004 n. 170 che include «il contratto di pegno e ... qualsiasi altro contratto di garanzia reale ... volto a garantire l’adempimento di obbligazioni finanziarie».
Per obbligazioni finanziarie debbono intendersi «le obbligazioni, anche condizionali ovvero future, al pagamento di una somma di denaro». 

Dunque, davvero non si spiega  perché Riccardo Magi di +Europa la definisce una "norma ricattatoria che si è inventata il governo Meloni" .

Andando alla sostanza, di cosa si tratta?

Innanzitutto,  la possibilità di Garanzia Finanziaria  "non riguarda le persone trattenute nei Cpr".

La Garanzia Finanziaria - viceversa - è una alternativa destinata a chi ha diritto all'accoglienza nelle "strutture di trattenimento di richiedenti asilo provenienti da Paesi sicuri",   come ha spiegato Piantedosi.

Prima precisazione: non si tratta dei centri per il rimpatrio (CPR) di cui tutti parlano, ma dei centri del sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (SPRAR).

Da oggi, a Pozzallo in Sicilia, è operativa la prima Struttura SPRAR di trattenimento amministrativo per le cosiddette procedure accelerate di frontiera.
E' sorta sulla preesistente struttura per l'integrazione per i richiedenti asilo politico gestita dalla Cooperativa Filotea ed inclusiva di un  “Centro Provinciale per l’Istruzione degli Adulti” del Ministero dell'Istruzione.
Si tratta di tutt'altra cosa dei CPR.

Ma, acclarato che gli SPRAR non sono i CPR, alcune domande restano.

Infatti, balza all'occhio che la 'cauzione' riguarda solo  le persone che arrivano da paesi che il ministero dell’Interno considera “sicuri”, cioè le persone che ...  è probabile che non otterranno la protezione internazionale richiesta.

Dunque,  prevedendo già che saranno espulsi, perché consentire che proprio loro possano depositare una sorta di cauzione di 4938 euro ed avere un mese di tempo per rendersi 'clandestini' e tentare l'ingresso in Francia o Austria??

La norma avrebbe una logica se fosse rivolta ai richiedenti asilo che provengono da paesi ad alto rischio per cui è abbastanza prevedibile che la domanda sia accolta (e la 'cauzione' rimborsata).

Le domande non si fermano qui:  c'è da constatare che una soluzione alberghiera a 2 stelle costa 50 euro al giorno - cioè 1500 euro al mese - e che ad un metalmeccanico in trasferta per contratto spettano buoni pasto per 23 euro al giorno - cioè  690 euro al mese. 

Ma la Garanzia prevede il versamento di una somma di  4938 euro: a cosa servono i 2748 euro che non sono vitto e alloggio ?

Non è una domanda banale, trattandosi di una Garanzia Finanziaria e trattandosi di rifugiati tutelati dall'ONU: se è una sorta di cauzione va anche previsto che in parte o in toto vada restituita al richiedente asilo?

Attendiamo, insomma, le indicazioni operative del Ministero dell'Economia e Finanze ...