"Le mouvement En Marche! a été victime d’une action de piratage massive et coordonnée donnant lieu ce soir à la diffusion sur les réseaux sociaux d’informations internes de nature diverse (mails, documents comptables, contrats…)."

In un comunicato stampa diffuso nella tarda serata di venerdì, è lo stesso movimento En marche di Emmanuel Macron a confermare di esser stato vittima di un'importante attacco di pirateria informatica, a seguito del quale sono stati sottrati illegalmente documenti contabili, contratti, email... tutto materiale riservato di natura interna al movimento.

Pur affermando che il movimento ha sempre agito con correttezza, nel comunicato si insinua la possibilità, se non la certezza, che oltre ai documenti originali vengano diffusi anche documenti falsi realizzati ad arte con l'intento di screditare la candidatura di Macron.

Un fatto di una gravità inaudita che mette a rischio gli interessi vitali della democrazia, recita il comunicato che richiama la stampa ad un atto di responsabilità e a non farsi strumento del tentativo di destabilizzazione delle elezioni francesi.

In pratica, Macron ha affermato che qualsiasi documento "imbarazzante" che verrà diffuso in seguito all'atto di pirateria informatica è falso ed è stato aggiunto ai documenti veri con l'unico scopo di offuscare la sua immagine e quella del movimento da lui guidato.

Una mossa intelligente e sicuramente utile a tamponare eventuali elementi imbarazzanti che possano trapelare dai documemnti. In fondo mancano poche ore soltanto al voto definitivo e sembra difficile che qualsiasi rivelazione, pur straordinaria che sia, possa far cambiare l'intenzione di voto a milioni di francesi, colmando il divario di 13 punti che gli ultimi sondaggi danno tra Emmanuel Macron, indicato come vincitore, e Marine Le Pen.

Va detto però che se il contenuto dei documenti dovesse dimostrare dei comportamenti contraddittori da parte di Macron, o addirittura illeciti, questo peserebbe e non poco sulle prossime elezioni per formare l'Assemblea Nazionale che si terranno l'11 giugno e il 18 giugno. In quel caso Macron sarebbe un pesidente più che dimezzato senza alcun appoggio in Parlamento.

I documenti trafugati occupano circa nove gigabyte e sono stati postati da un utente che si è chiamato EMLEAKS su Pastebin, un sito di condivisione documenti.