La Giornata Internazionale delle Donne è un momento per porre l’accento sulle discriminazioni e le violenze subite, ma anche sulle possibilità di cura e recupero dal trauma. Thea Crudi: “La meditazione con i Mantra può aiutare tutte le vittime di violenza a guarire le loro ferite interiori”.

Più di 12mila atti persecutori, oltre 16.500 casi di maltrattamenti in famiglia e più di 4.300 casi di violenza sessuale solo nel 2023 in Italia; in tutti i casi, la maggioranza schiacciante delle vittime è di genere femminile. Parlano chiaro i dati pubblicati lo scorso dicembre dalla Direzione Centrale Polizia Criminale, che si aggiungono alla stima dell’Istat, secondo cui nel nostro Paese il 31,5% delle donne ha subito nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale. 

Non ci sono dubbi: nel 2024 è più che mai necessaria la ricorrenza dell’8 Marzo - Giornata Internazionale delle Donne - perché le donne sono ancora le vittime primarie di discriminazioni, abusi e violenze. Gli effetti negativi della violenza si ripercuotono poi su ogni aspetto della vita, coinvolgendo di riflesso anche la comunità in cui la persona è inserita. 

“Insieme ad azioni preventive che disincentivino la violenza sulle donne, è necessario portare avanti processi di guarigione del trauma delle vittime. Terapia psicologica, supporto medico e sostegno della rete sociale sono essenziali per il processo di guarigione, la quale efficacia aumenta con l’associazione di pratiche di meditazione Mantra”, dichiara Thea Crudi, tra le più affermate esperte di Mantra in sanscrito

Una ricerca condotta nel 2021 presso l’Università del Nevada, Las Vegas, ha infatti indagato gli effetti positivi dei mantra nella cura del disturbo post-traumatico da stress, di cui soffrono anche le persone vittime di violenza e abusi. Lo studio, svolto in particolare su un campione di veterani di guerra, ha dimostrato che la ripetizione frequente e silenziosa di un suono specifico e significativo riduce lo stress percepito, l’ansia e la rabbia. Non è magia, ma una dinamica che si fonda su significati profondi e ancestrali: focalizzando l'attenzione sulla vibrazione data dal suono, la mente si calma ed emergono maggiori consapevolezza e chiarezza. 

“I suoni specifici dei mantra in sanscrito sincronizzano gli emisferi cerebrali sinistro e destro,  facilitano l’ossigenazione del cervello e aiutano al contempo a ridurre la frequenza cardiaca e la pressione sanguigna. Non è un caso che la maggior parte delle preghiere e delle meditazioni nel mondo siano vocalizzate”, spiega Thea Crudi. “Nella mia pratica di insegnamento e divulgazione ho conosciuto tante storie di rinascita, di cui sono diventata diretta testimone”. 

Come nel caso di Sara(*). Sara ha 41 anni e da bambina ha subito violenze e abusi sessuali da parte di uno zio. Non ne parla in famiglia, mentre il dolore le scava una voragine dentro, che diventa sempre più profonda con lo scorrere del tempo. A 24 anni inizia a lavorare sul suo trauma: si rivolge a uno psicologo, pratica yoga e si dedica ad attività che possano farla sentire meglio. Fa passi in avanti, ma il nocciolo del suo dolore è ancora presente, intatto, nonostante tutto. 

Un giorno, imbattendosi per caso nei mantra interpretati da Thea Crudi, sente parlare per la prima volta di questo tipo di meditazione e decide così di iniziare a praticarla: “Poco a poco, qualcosa ha iniziato a cambiare e a trasformare la mia vita. Anche la mia famiglia è diventata più ricettiva e quel segreto, che avevo tenuto nascosto nel profondo di me, ha cominciato a emergere”, racconta Sara. “La pratica quotidiana dei Mantra e della meditazione si è trasformata in un balsamo risanatore, un viaggio di guarigione e un modo per riconnettermi con la parte più autentica di me stessa”.

“In passato la meditazione era principalmente legata al rinnovamento spirituale, ma oggi è evidente quanto possa far bene anche come integrazione ai percorsi terapeutici intrapresi”, conclude Thea Crudi. “Tutto è vibrazione: se per qualche motivo una parte del corpo inizia a vibrare a una frequenza errata, l'energia si blocca. Attraverso la meditazione con i Mantra, però, l’energia bloccata si libera e possiamo tornare al nostro stato naturale di risonanza, influenzando così una cura su molteplici piani: non solo spirituale, ma anche fisico e mentale”.

(*nome di fantasia per preservare la privacy)