"La riunione giunge in un momento di grande instabilità e profonda insicurezza a livello mondiale, aggravate da ultimo dagli sviluppi in Medio Oriente. Tali sviluppi richiedono la nostra attenzione immediata, senza distoglierci dal continuare a sostenere l'Ucraina. È nostra responsabilità rimanere uniti e coerenti e agire in linea con i nostri valori sanciti nei trattati.La situazione in Medio Oriente è tragica. Abbiamo espresso la nostra posizione comune nella dichiarazione del 15 ottobre. Nella nostra riunione mi aspetto che condanneremo nuovamente con la massima fermezza gli attacchi terroristici brutali e indiscriminati di Hamas nei confronti di Israele e riconosceremo il diritto di Israele di difendersi, in linea con il diritto internazionale e il diritto internazionale umanitario. Ribadiremo inoltre il nostro appello per la liberazione immediata e incondizionata di tutti gli ostaggi.Il deterioramento della situazione umanitaria a Gaza continua a essere motivo di profonda preoccupazione. Dobbiamo discutere, in primo luogo, di come garantire con urgenza la fornitura efficace degli aiuti umanitari e il soddisfacimento delle esigenze più essenziali. In secondo luogo dobbiamo dialogare, in un fronte unito e coerente, con i partner per evitare una pericolosa escalation regionale del conflitto. Inoltre, il rilancio del processo di pace sulla base della soluzione fondata sulla coesistenza di due Stati è l'unica via da seguire. Infine, dovremmo occuparci degli effetti di questo conflitto nell'Unione europea, anche analizzandone le implicazioni per la coesione delle nostre società, la nostra sicurezza e i movimenti migratori".

Comincia così la lettera d'invito del presidente Charles Michel al Consiglio europeo del 26 e 27 ottobre, nonché alla riunione del Vertice euro del giorno successivo.

Come è evidente, il conflitto a Gaza è, oltre a quello in Ucraina, al centro della riunione. Come verrà affrontato? Così come è riportato nella dichiarazione dello scorso 15 ottobre, riprodotta di seguito:

Oggi i membri del Consiglio europeo hanno adottato una dichiarazione che definisce la posizione comune dell'UE sull'evolversi della situazione in Medio Oriente.L'Unione europea condanna con la massima fermezza Hamas e i suoi attacchi terroristici brutali e indiscriminati in tutta Israele e deplora profondamente la perdita di vite umane. Non esiste alcuna giustificazione per il terrorismo. Sottolineiamo con forza il diritto di Israele di difendersi, in linea con il diritto umanitario e internazionale, di fronte a tali attacchi violenti e indiscriminati. Ribadiamo l'importanza di garantire, in ogni momento, la protezione di tutti i civili in linea con il diritto internazionale umanitario.Esortiamo Hamas a liberare immediatamente tutti gli ostaggi senza alcuna precondizione. Ribadiamo l'importanza di fornire aiuti umanitari urgenti e siamo pronti a continuare a sostenere i civili più bisognosi a Gaza in coordinamento con i partner, facendo in modo che tale assistenza non sia oggetto di abusi da parte delle organizzazioni terroristiche. È fondamentale prevenire un'escalation regionale.Manteniamo il nostro impegno a favore di una pace duratura e sostenibile sulla base della soluzione fondata sulla coesistenza di due Stati, attraverso l'intensificazione degli sforzi nell'ambito del processo di pace in Medio Oriente. Sottolineiamo la necessità di un ampio dialogo con le legittime autorità palestinesi nonché con i partner regionali e internazionali che potrebbero svolgere un ruolo positivo nella prevenzione di un'ulteriore escalation.

Come è possibile notare, in tale dichiarazione non si fa neppure cenno al genocidio messo in atto a Gaza da parte di Israele... come se non esistesse. In sostanza, l'Unione europea diventa complice dei numerosi crimini di guerra compiuti da Israele con il via libera e il supporto degli Stati Uniti.

Ieri, l'ipocrita Biden ha ribadito che Israele ha tutto il diritto e la responsabilità di difendere i suoi cittadini dal terrorismo e di farlo in modo coerente con il diritto umanitario internazionale. Però, forse per dimenticanza a causa dell'età avanzata, il presidente degli Stati Uniti non ha spiegato in che modo sia coerente con il diritto internazionale trucidare 7mila civili, di cui 3mila sono minorenni.

Vista la situazione, Netanyahu è un criminale di guerra, al pari di Putin, e altrettanto lo sono in qualità di complici Biden e quei ridicoli leader europei che indegnamente pretendono di rappresentare i trattati fondanti dell'Unione, la cui applicazione è affidata anche alla Corte Penale internazionale dell'Aia.

Quei leader da operetta, adesso, si sono dimenticati di aver esultato per il mandato d'arresto della CPI emesso nei confronti di Putin considerato responsabile dei crimini di guerra commessi dal suo esercito in Ucraina.

Sono gli stessi crimini che, con il loro supporto e quello degli Stati Uniti, sta commettendo Netanyahu a Gaza, come riportato dagli articoli 6, 7, 8 dello Statuto di Roma, della cui esistenza adesso sembrano aver perso memoria... per dare carta bianca a criminali come questo: