COP28, il punto su LinkedIn dell’AD di Snam Stefano Venier: “Si è distinta in questa edizione la condivisa determinazione nell’andare avanti con responsabilità, consapevolezza e convinzione, perché il futuro è un compito che riguarda tutti e non un sogno in cui tuffarsi a occhi chiusi”.


 Stefano Venier: il bilancio dell’AD di Snam sulla COP28

L’AD di Snam Stefano Venier è intervenuto a Dubai in occasione della COP28, la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici. “Sono stati giorni intensi, di confronto, condivisione, ascolto”, scrive nel post in cui ripercorre quanto avvenuto nell’ambito dell’evento. “Partito per Dubai, sapevo che fosse necessario trovare un segnale di fiducia e speranza verso un percorso complesso, che su alcuni temi sostanziali non ha ancora un chiaro execution plan”: l’AD di Snam racconta anche come sia tornato a casa con “una consapevolezza in più”, ossia che “il clima è una delle prime e assolute sfide dei nostri tempi e per poterla affrontare, a partire dall’energia, dobbiamo guardare a ogni possibile soluzione per abbattere le emissioni, senza più remore ideologiche (‘there’s no silver bullet’) e una buona dose di pragmatismo anche sul fronte del mondo finanziario”.

Stefano Venier sottolinea quindi come si sia consolidato “nei diversi consessi (aperti e ristretti) l’approccio verso una piena neutralità tecnologica, che spero lasci alle nostre spalle una volta per tutte l'artificiosa competizione tra elettroni e molecole verdi e/o decarbonizzate, abbandonando progressivamente l’idea che ci sia una soluzione ‘that fits for all’”.


Stefano Venier, l’invito dell’AD di Snam: andare avanti con responsabilità, consapevolezza e convinzione

L’AD Stefano Venier evidenzia su LinkedIn anche l’attinenza tra iniziative e posizioni discusse nell’ambito della COP28 e le soluzioni che compongono l’Energy Transition Platform di Snam: “In partnership con l'Hydrogen Council è stata lanciata una Dichiarazione d'azione pubblico-privata sui corridoi commerciali transfrontalieri dell’idrogeno e dei suoi derivati, oltre ad una Dichiarazione di intenti intergovernativa, essenziale, sugli standard globali di certificazione dell'idrogeno e il riconoscimento degli schemi di certificazione esistenti. È stato prospettato a diversi tavoli l’impiego di tecnologie di abbattimento della CO2, come la CCS (fronte su cui siamo già impegnati direttamente e attraverso le nostre subsidiaries e di cui ho discusso all’Atlantic Council)”.

E ancora “è stato espresso da oltre 100 Stati Membri un impegno importante verso il raddoppio dell’efficienza energetica (che abbiamo sottolineato vada vista a livello ‘di sistema’) così come da parte delle imprese, in particolare Hard to Abate, verso la decarbonizzazione, come ribadito dai lavori presidiati dalla International Renewable Energy Agency (IRENA) e dalla Alliance for Industry Decarbonization (AFID), di cui Snam fa parte”.

Resta ancora tanto da fare “sul fronte dell’implementazione di norme e regolamenti semplificati, dei meccanismi di sostegno finanziario, della maturità e innovazione delle tecnologie, delle infrastrutture di trasporto e del coordinamento tra sviluppo di domanda e offerta ‘di scala’ assoluta”, osserva infine Stefano Venier: “Si è però distinta in questa edizione la condivisa determinazione nell’andare avanti con responsabilità, consapevolezza e convinzione, perché il futuro è un compito che riguarda tutti e non un sogno in cui tuffarsi a occhi chiusi”.