A leggere le statistiche di Napoli - Fiorentina, qualcosa non torna... a prima vista. Infatti, in base  ai dati, sembrerebbe che gli azzurri siano stati superiori in tutto e per tutto rispetto alla Fiorentina, nonostante la Viola al Maradona abbia vinto e convinto, superando l'undici di Rudi Garcia per 3-1.

Qual è il dato che, forse, più di altri spiega quanto si è visto domenica sera? La distanza percorsa dalle due squadre. Il Napoli ha percorso 116 Km, la Fiorentina 114 Km, impedendo però agli avversari di proporre, spesso e volentieri il loro gioco. Come è potuto accadere tutto ciò? Grazie al pressing alto praticato con intelligenza e successo dai calciatori di Italiano che, a turno, hanno impedito ai costruttori di gioco del Napoli di imbastire le proprie azioni.

Quello della Fiorentina è stato un atteggiamento da grande squadra, che ha preso di sorpresa il Napoli, apparso in molte occasioni in palese difficoltà, giustificando ampiamente il risultato finale. 

Dopo un tiro su rovesciata di Martinez Quarta e la risposta sull'azione seguente di Di Lorenzo che nell'area viola sfiora la traversa, al 7' i viola vanno in vantaggio con un diagonale di Brekalo che riprende un tiro in precedenza respinto dal palo e segna facendo passare la palla tra le gambe di Meret.

Il Napoli si riversa in attacco, ma non riesce a rendersi pericoloso e allora ci pensa Parisi, allo scadere del primo tempo a fornire un assist a Osimhen, con un retropassaggio di petto a Terracciano, che per anticipare il centravanti nigeriano gli si getta tra le gambe causando l'inevitabile calcio dal dischetto che lo stesso Osimhen trasforma portando i suoi sull'1-1.

Al rientro in campo, a dispetto delle previsioni, la Fiorentina è tutt'altro che in preda alla depressione per il gol regalato agli avversari e lo dimostra prima colpendo un palo con Ikone e poi, al 63', andando in vantaggio con Bonaventura, che per un fortunato rimpallo si trova il il pallone tra i piedi quando è solo a centro area e può così mettere a segno il raddoppio, con un bellissimo tiro di piatto che si infila a fil di palo.

Garcia, apparso in confusione nel leggere la partita, toglie tra gli altri Osimhen e si gioca le carte Simeone, Gaetano e Lindstrom, spostando Kvaratskhelia a destra, per affidargli il compito di effettuare cross in area, dopo esser stato neutralizzato quasi per tutta la partita da Kayode, un "fenomeno" di 19 anni che occupa la fascia destra viola riuscendo a fare  benissimo sia l'esterno basso che quello alto, con capacità di dribbling degne di un attaccante. Anche lui, comunque, sul 2-1 non ha voluto essere da meno del suo dirimpettaio di fascia, servendo un assist a Osimhen, da rimessa laterale. L'attaccante del Napoli, stavolta, è stato però fermato da un intervento miracoloso di Terracciano.

Il 3-1 arriva poco prima del fischio finale, con Nico Gonzalez, messo in campo negli ultimi minuti, che mette in rete un perfetto assist di Parisi su azione di ripartenza.

Con questa vittoria, la Fiorentina, in classica, lascia il Napoli dietro fermo a 14 punti, e con 17 affianca la Juventus al terzo posto. Solo due volte nelle prime otto gare di Serie A , nell’era dei tre punti, la Viola aveva fatto meglio: nel 1998/99 e nel 2015/16 con 18 punti in entrambe le occasioni.




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