Il Fugatti è sempre più in fuga dalle sue responsabilità. Per questo, continua a diffondere minacce e appelli o se si preferisce appelli per veicolare minacce, in cui annuncia nuove ordinanze di abbattimento orsi, unica strada per fare il bene degli orsi. Ormai è un disco rotto.

Ma il refrain gli conviene perché in tal modo evita di spiegare all'opinione pubblica le sue numerose inadempienze, in qualità di presidente della Provincia autonoma di Trento nella gestione del progetto europeo Life Ursus, relative alla mancata:

creazione di corridoi faunistici che avrebbero permesso alla popolazione ursina di espandersi su tutto l'arco alpino, riducendo così la densità e di conseguenza la probabilità di incontro con l'uomo;

attivazione di un approfondito sistema di monitoraggio della popolazione ursina, con radiocollari e sistemi di controllo che avrebbero determinato una corretta e approfondita conoscenza di come e dove si muovono gli orsi;

revisione del piano di gestione dei rifiuti, specie quelli organici, con il posizionamento di opportuni bidoni anti-orso per evitare l'avvicinamento degli animali ai centri abitati vicini al bosco;

opportuna campagna informativa per chi va nel bosco, con brochure e cartelli di rilievo per segnalare presenza e modi di comportamento

programma di formazione nelle scuole, di ogni ordine e grado, per abituare alla convivenza consapevole con l'orso.

Una fuga, quella di Fugatti, che non potrà durare molto. Infatti, prima o poi, la risposta a queste mancanze dovrà darle alla magistratura... e alla famiglia del ragazzo morto, come fanno capire le ultime dichiarazioni del padre di Andrea, Carlo Papi, rilasciate alla stampa nelle scorse ore:

"Le vendette simboliche non ci interessano. La colpa della tragedia non può essere circoscritta a un'orsa e ucciderla non significa fare giustizia. Pretendiamo un'assunzione morale di responsabilità da parte di chi per quasi un quarto di secolo ha gestito gli orsi in Trentino, spingendo tutti nel disastro a cui assistiamo. ...Troppo comodo cercare di chiudere questa tragedia eliminando un animale, a cui non può essere imputata la volontà di uccidere. Non ci interessano i trofei della politica: noi pretendiamo che ad Andrea venga restituita dignità e riconosciuta giustizia. ...Qualcuno deve avere il coraggio di assumersi la responsabilità della morte di Andrea, anche a costo di fare un passo indietro rispetto al ruolo pubblico che ricopre. ...Confidiamo nella Procura di Trento e nei nostri avvocati: il governo attuale della Provincia, come quelli che l'hanno preceduto, hanno il dovere di chiarire, assieme allo Stato, se è stato fatto il possibile per garantire la sicurezza. ...Le istituzioni non hanno fatto niente per spiegare alla gente come comportarsi con un numero così alto di orsi, cosa fare per prevenire incontri, quali zone non frequentare, come reagire a un attacco. ... Hanno lasciato tutti ignoranti e tranquilli, senza nemmeno installare i cassonetti anti-orso in tutti i paesi a rischio. Nessuno ha chiesto alla gente se condivideva la reintroduzione degli orsi, nessuno ha fatto il necessario per renderla compatibile con la nostra e la loro vita". 

Ma Fugatti fa orecchie da mercante!