Il salario minimo non è la panacea di tutti i mali. Serve per proteggere una quota di lavoratori dallo sfruttamento. Punto. C'è in tutti i paesi del G7 per questa ragione. Per chi lo ritiene inutile: fatevi due chiacchiere con chi lavora nel settore pulizie, vigilanza, logistica, etc. Poi ne riparliamo. Per chi dice: "Facciamolo con i contratti", spiegate come, visto che fino ad ora non è accaduto.
Per chi sostiene "i problemi sono altri", certo siamo pieni di problemi ma da qualche parte occorre iniziare.
Per chi sostiene: "i lavoratori coinvolti sono pochi", bene, vedremo, intanto iniziamo a tutelare quei pochi.
Per chi sostiene "rimediamo con il taglio del cuneo", spiegate come portare da 500 a 1.200 un salario con il taglio del cuneo.
Per chi sostiene "serve salario di produttività, contrattazione di secondo livello, welfare contrattuale". Certo che servono, ma non per questo non serve anche il salario minimo.
Per chi sostiene "mamma li comunisti", parlate con Macron che lo ha appena alzato.
Per chi sostiene "appiattisce i salari in basso" evidenze empiriche OCSE dimostrano il contrario.
Per chi sostiene "aumenta il nero", anche le tasse aumentano l'evasione ma servono a mantenere lo Stato. Paghiamoli poco così magari li dichiarano, è ragionamento folle. Paghiamoli il giusto e se non li dichiarano, facciamo pagare multe a chi non lo fa.
L'idea per cui alla fine c'è sempre una ragione da trovare per lasciare che gente che si fa il mazzo non possa pagare la spesa, mi sembra un poco indegna. Quindi se avete idee migliori proponete. Le approfondiremo e chissà, magari convinceremo il resto del mondo ad abbandonare il salario minimo. Non avete idee ma solo obiezioni per lasciare tutto com'è? Mi spiace ma servite a poco.
 Così, ieri, Carlo Calenda spiegava il perché Azione abbia appoggiato l'iniziativa di una legge sul salario minimo insieme agli altri parlamentari di opposizione, esclusi per fortuna quelli di Italia Viva (il che costituisce riprova della serietà dell'iniziativa).

Oggi, Nicola Fratoianni, gruppo AVS, sul tema si è espresso così:

Questa mattina mi sono cimentato in uno sport estremo. Ho letto un articolo di Libero sul salario minimo. Non è stato facile. Tre cose mi hanno colpito.Sostengono che il salario minimo metta in pericolo le aziende perché le obbligherebbe a pagare di più i dipendenti, ovvero almeno 9€ l'ora. Evidentemente non hanno letto la proposta, visto che introduce un fondo temporaneo per coprire gli aumenti contrattuali. E poi pare evidente che a Libero non conoscono nessuno che debba far tornare i conti in famiglia con i salari da fame che ci sono in Italia. Aggiungono pure che alzare le paghe per legge farebbe crollare i contratti di apprendistato. Ma la funzione dell’apprendistato non dovrebbe essere di formare nuovi lavoratori per poi assumerli a tempo indeterminato? O forse a Libero ritengono giusto che l’apprendistato sostituisca i contratti di lavoro per sfruttare impunemente i più giovani?L'ultima invece mi ha fatto proprio sorridere. Dicono infatti che il salario minimo sia una misura fuori tempo massimo perché esisteva già all'epoca di Hammurabi, nel 1750 a.C. In pratica ci stanno dicendo che, a differenza loro, persino nella Babilonia di 4000 anni fa avevano capito fosse giusto prevedere una retribuzione minima stabilita per legge. E nemmeno si vergognano...Mi sembra evidente, la destra non ha alcuna argomentazione reale contro il salario minimo e si arrampica sugli specchi per difendere il "diritto" di sfruttare il lavoro altrui. Che dite, non sarà ora di approvare questa norma di civiltà e uscire dalla preistoria salariale a cui ci stanno condannando?

Ed ecco adesso la dichiarazione di Giuseppe Conte, Movimento 5 Stelle:

È una giornata molto importante. Da anni il Movimento 5 Stelle si batte per il salario minimo legale da 9 euro l’ora e oggi abbiamo depositato una proposta condivisa da tutte le forze di opposizione, ad eccezione di Italia Viva.Giorgia Meloni, che pure guadagna 30 volte tanto, nel discorso alle Camere per la fiducia si era definita "underdog", ossia "svantaggiata". La Presidente del Consiglio smetta di dire no al salario minimo e non si dimentichi di coloro che "svantaggiati" lo sono davvero, di chi rimane indietro con buste paga da fame che non permettono neppure di soddisfare i bisogni più elementari.Si tratta di una misura necessaria per il Paese, per dare respiro a oltre 4 milioni di lavoratori, in particolare giovani e donne.

Oggi è una giornata importante, perché Pd, M5S, SI, Azione, Europa verde e +Europa hanno depositato alla Camera il testo unitario della proposta di legge per il salario minimo, dopo la riunione della commissione Lavoro di Montecitorio. 

La proposta di legge, riassunta in otto articoli, ha come base l'articolo 36 della Costituzione che sancisce l'obbligo per i datori di lavoro di fornire una retribuzione adeguata, in rapporto alla quantità e qualità del lavoro svolto dai dipendenti. 

Nell'articolo 2 viene introdotto il concetto di Trattamento Economico Complessivo, che sarà stabilito per ogni settore sulla base del contratto collettivo più rappresentativo. Questo viene definito nel TEM, Trattamento Economico Minimo orario, fissato a 9 euro l'ora, soglia da applicare nei casi in cui i contratti collettivi prevedano retribuzioni inferiori.

L'articolo 3 regolamenta il compenso per i lavoratori autonomi, stabilendo che dovrà essere parificato a quello dei lavoratori subordinati. Con l'articolo 4, i contratti collettivi più rappresentativi saranno considerati ultrattivi, costituendo il punto di riferimento per il trattamento economico complessivo.

L'articolo 5 prevede la creazione di una commissione incaricata di valutare la possibilità di aggiornare la soglia di 9 euro l'ora. Gli articoli dal 6 all'8 trattano altre norme, come l'entrata in vigore della proposta di legge, programmata entro il 15 novembre 2024, per concedere il tempo necessario alle parti sociali e ai datori di lavoro di adeguare tutti i contratti collettivi.