"La situazione a bordo della Ocean Viking ha raggiunto uno stato critico. Stiamo affrontando conseguenze molto gravi, compreso il rischio di perdita di vite umane. Il benessere fisico e psicologico dei sopravvissuti e dell'equipaggio è stato esaurito da oltre due settimane di blocco in mare. Ora vi è un'emergenza umanitaria che necessita di una risposta immediata".

Così Xavier Lauth, direttore delle operazioni di SOS MEDITERRANEE, la ong che gestisce la nave Oean Viking che da 18 giorni sta ospitando a bordo 234 naufraghi.

"Il team medico registra uno stress psicologico acuto tra i sopravvissuti, con segni crescenti di ansia, depressione, insonnia e perdita di appetito. Dopo aver atteso così a lungo una risposta positiva alle molteplici richieste di un luogo sicuro, i sopravvissuti stanno perdendo le ultime speranze e l'incredibile capacità di recupero che hanno mostrato finora. Alcuni sopravvissuti hanno iniziato a esprimere l'intenzione di gettarsi fuori bordo per la disperazione. In qualsiasi momento possono verificarsi gravi incidenti", ha poi dichiarato Xavier Lauth. 

"Nei giorni scorsi in Sicilia sono state violate clamorosamente le leggi marittime e umanitarie, con l'attuazione di processi di sbarco selettivi e discriminatori delle persone soccorse dalle navi delle Ong Humanity 1 e Geo Barents. A queste due navi è stato negato lo sbarco sicuro e completo a tutti i sopravvissuti. Tale misura non è in linea con le disposizioni delineate dalle convenzioni e risoluzioni marittime e umanitarie internazionali applicabili che regolano le operazioni SAR" afferma Nicola Stalla, coordinatore di ricerca e soccorso a bordo di Ocean Viking. 

Tutti i sopravvissuti recuperati da un'emergenza in mare sono di fatto vulnerabili. Il loro salvataggio non è completo finché non vengono sbarcati in un luogo sicuro, cosa che viene smentita dal decreto interministeriale emanato nei confronti di quelle due navi. Istruire le navi di soccorso a lasciare le acque territoriali italiane con a bordo i sopravvissuti rimasti, come comunicato a HUMANITY 1 , mette a  rischio l'incolumità di coloro che rimangono bloccati a bordo. Tre sopravvissuti a cui è stato impedito di sbarcare dalla Geo Barents ieri si sono gettati in mare per disperazione.

Di fronte al silenzio dell'Italia e all'eccezionalità della situazione, la Ocean Viking ha ora intensificato la sua richiesta per un porto sicuro rivolgendosi alla Francia.


Alla Ocean Viking non è stato comunicato nulla di ufficiale, al momento, ma secondo quanto riporta l'Ansa citando fonti del ministero dell'Interno francese, Parigi avrebbe assegnato alla nave di SOS MEDITERRANEE il porto di Marsiglia, dove saranno fatti scendere tutti i migranti che saranno registrati come richiedenti asilo.


Crediti immagine: SOS/Mediterranee Twitter