In base ai nuovi canali di cooperazione internazionale tra Italia e Svizzera, la Guardia di Finanza ha chiesto alle autorità elvetiche di conoscere i beneficiari di 9.953 posizioni finanziarie riconducibili a conti appartenenti a soggetti italiani, nell'ambito di un'inchiesta della procura di Milano su Credit Suisse.

I conti su cui la Guardia di Finanza vuole indagare riguardano un ammontare complessivo di 6.676.134.954 di euro e sono collegati ad un'inchiesta coordinata dalla procura di Milano che ha portato al patteggiamento di Credit Suisse, ai sensi della legge 231 in relazione alla responsabilità degli enti per reati ascritti a propri funzionari relativi ad operazioni di riciclaggio.

Le indagini che finora sono state svolte in collaborazione con l'Agenzia delle Entrate, hanno consentito alla GdF di identificare, al momento, i titolari di 3.297 posizioni (esclusi però dal numero dei quasi 10mila correntisti sopra riporato) di cui la maggior parte è stata destinataria di contestazioni che hanno portato alla riscossione - anche per effetto dell'adesione alla procedura di "collalborazione volontaria" - di circa 173 milioni di euro tra imposte, sanzioni e interessi.