Questo venerdì Mosca ha detto addio ad Alexei Navalny, l'oppositore russo morto in circostanze ancora non chiare in un carcere nell'estremo nord della Russia. La cerimonia religiosa si è svolta nel quartiere di Maryino, nella periferia della capitale russa, nella chiesa  dell'Icona di Nostra Signora placa i nostri dolori, circondata per l'occasione da un'imponente dispiegamento di forze dell'ordine.

I genitori di Alexei Navalny, Anatoliy e Liudmila, si sono recati in chiesa per partecipare al servizio funebre del figlio, ma nessuno dei due ha rilasciato alcuna dichiarazione.

Nonostante le difficoltà nell'organizzazione della cerimonia, tra cui la ricerca di un carro funebre, sono state alcune migliaia le persone che sono riuscite a raggiungere la zona per rendere omaggio alla salma di Nalvalny, con slogan urlati per celebrarne la memoria.

Dopo la cerimonia, la salma del dissidente è stata portata al vicino cimitero di Borisovskoye, a meno di due chilometri dalla chiesa in cui sono state celebrate le esequie. La presenza massiccia della polizia lungo il percorso transennato che dalla stazione porta al luogo di culto e al cimitero ha reso l'atmosfera tesa.

In precedenza, vicino alla chiesa, sono stati visti diversi diplomatici stranieri, tra cui l'ambasciatore americano. Per l'Italia era presente anche Pietro Sferra Carini, incaricato d'affari dell'ambasciata italiana a Mosca.

Alla sepoltura è stato diffuso prima l'audio di My Way di Frank Sinatra e poi un brano tratto dalla colonna sonora di The Terminator di Brad Fiedel e Rob Kleiner.