Comunicato dell'Arcivescovado di Toledo
Arcidiocesi di Toledo
Alla notizia dei recenti e pubblici interventi di due sacerdoti di questa arcidiocesi, l'Arcivescovado di Toledo dichiara quanto segue:1. Il profondo rifiuto di ogni manifestazione di disaffezione verso la persona e il ministero del Santo Padre.2. I sacerdoti sono stati informati della necessità di chiedere perdono per tali affermazioni che danneggiano la comunione della Chiesa e scandalizzano il Popolo di Dio.3. L'Arcivescovado di Toledo non è responsabile in alcun modo delle dichiarazioni rese su quel canale YouTube, che non rappresenta in alcun modo la linea di comunicazione di questa Chiesa. Ribadiamo e ratifichiamo gli appelli alla comunione effettiva ed affettiva con il Successore di Pietro che, sia l'Arcivescovo che il suo Vescovo Ausiliare, hanno rivolto in diverse occasioni negli ultimi mesi.4. Non sono escluse altre misure correttive nei confronti di coloro che sono chiamati ad essere ministri di Cristo, al servizio dell'unità e della vita evangelica nella Chiesa, evitando ogni comportamento contrario al loro statuto.5. Apprezziamo l'opera e la dedizione che sempre ha contraddistinto il presbiterio diocesano nel promuovere la comunione e l'affetto al Successore di Pietro con il Popolo Santo di Dio che cammina a Toledo.

Perché don Francisco Cerro ha sentito il bisogno di far pubblicare all'arcivscovado di Toledo, che lui presiede, la nota sopra riportata?

Perché nel video di un incontro on-line del 22 febbraio scorso trasmesso sul canale YouTube "La Sacristía de la Vendée" e presentato come dibattito sacerdotale controrivoluzionario, un paio di preti della sua diocesi hanno rilasciato dei commenti su Papa Francesco che facevano intendere - diciamo così - che l'attuale pontefice fosse lo persona sgradita.

«Io prego molto per il Papa... affinché possa andare in cielo il prima possibile», ha detto Gabriel Calvo Zarraute, sacerdote di Toledo. In risposta, un altro prete della diocesi, José Delgado Martín, ha detto, tra le risa generali (erano sei i preti collegati): «Vediamo allora se riusciamo a pregare più forte».

Il video è stato poi rimosso dal canale YouTube.