"Siamo qui perché bisogna applicare le direttive dell'Onu, a partire dalla soluzione dei Due popoli, due stati. Siamo in piazza per difendere il diritto del popolo palestinese e il diritto del popolo israeliano di esistere. E questo può avvenire solo con la pace. Quello che sta facendo il Governo Netanyahu non va in questa direzione. Ciò che sta facendo è anche contro il proprio popolo. Per questo penso che bisogna che il Governo italiano la Commissione europea intervengano con maggior forza per chiedere di cessare il fuoco e aprire una vera e propria conferenza di pace che vada in questa direzione. Bisogna fermare tutte le guerre, quella in Ucraina, quella in Siria, quelle in atto in Africa. Non siamo disponibili ad accettare il fatto che la guerra sia tornata ad essere uno strumento di regolazione dei rapporti tra gli stati.Si sta aumentando la spesa militare e la compravendita di armi. Credo che questo sia molto pericoloso. Per questo è importante mobilitarsi. Ma siamo qui anche per difendere il diritto a manifestare, è il modo migliore per rispondere alla logica pericolosa del governo Meloni, che anziché misurarsi con le richieste democratiche che vengono dal Paese pensa di usare la forza.Non è questa la strada e lo dico anche nel rispetto dei lavoratori della polizia perché il problema non sono loro. Il problema sono gli ordini e la logica sbagliata che sta usando il Governo.Qui non c'è solo la Cgil, ma tutte le associazioni che hanno dato vita quest'anno alle lotte per la pace. Abbiamo riempito le piazze e credo che sia molto importante la risposta che c'è stata oggi, perché ci dice che c'è una vera domanda di pace".

Queste sono state le parole di Maurizio Landini, segretario generale della Cgil, a commento della manifestazione nazionale che si è tenuta oggi a Roma per chiedere il cessate il fuoco a Gaza e lo stop al genocidio del popolo palestinese.

"Eravamo tante e tanti", ha detto Peppe De Cristofaro di AVS. "Un lungo corteo nonostante la pioggia, che ha manifestato con chiarezza lo sdegno e la rabbia per quel che accade a Gaza. Troppo silenzio sul massacro, che inevitabilmente richiama la complicità. Lo stesso silenzio che vedo da parte dei grandi media proprio su questa manifestazione. Perché oscurarla? Hanno paura di un messaggio che dice cessare il fuoco, impedire il genocidio, liberare gli ostaggi?"

Questo il commento della dem, Laura Boldrini:

"Oggi è fondamentale essere in questa piazza. Perché a Gaza non c'è più tempo. Ringrazio gli organizzatori di aver preso l'iniziativa. Il fatto che a Rafah, dove siamo appena stati, ci siamo 1500 camion pieni di aiuti per Gaza fermi, bloccati dalle autorità israeliane, è la dimostrazione che non c'è un problema di mancanza di beni, ma è una questione politica. Netanyahu, oltre a bombardare i civili, vuole ridurre la popolazione di Gaza alla fame, in balia di epidemie e malattie di ogni tipo.Il presidente Biden e gli altri leader internazionali devono imporre il cessate il fuoco e l'ingresso libero di aiuti: lanciarli dal cielo non è la soluzione, è pericoloso e inefficace. Quanto sta accadendo non ha nulla a che fare con la lotta al terrorismo: è il tentativo di annientare un popolo per impedire il riconoscimento dello Stato di Palestina".

Infine, questo è il commento alla manifestazione di Luigi De Magistris:

"Oggi a Roma con un fiume di persone, la mobilitazione dei popoli è necessaria per pretendere il cessate il fuoco, per interrompere il genocidio di Israele contro i palestinesi, per la fine dell’occupazione criminale, per denunciare le complicità del governo italiano, per sostenere la resistenza e ottenere la liberazione della Palestina e il ritorno nella loro terra riconquistata di tutte le palestinesi e i palestinesi".