Anche poter raggiungere la sede stradale facilmente è un progetto di vita per un disabile in carrozzina e prigioniero in un condominio senza ascensore. Eppure è ciò che ogni giorno, da 5 anni, un operatore individuale per accompagnamento di persone svantaggiate è costretto a registrare. Si parla spesso di ricerca partecipata, di valutazioni complessiva dei bisogni, di potenzialità e desideri di una persona disabile, ma spesso ci si trova davanti a barriere insormontabili quali l'assenza di ascensori in condomini datati. Come ne veniamo fuori da questo isolamento? La Società della salute interviene con attrezzi in comodato (montascale mobile) ma con alcuni vincoli; viene concesso il comodato se serve per andare a scuola o in centri diurni, diversamente bisogna arrangiarsi. 

Infatti la distribuzione non capillare di questi ausili penalizza un gran numero di persone non supportate da questo servizio e costrette a rivolgersi ad enti privati e non, che permetta loro di superare le scale condominiali in assenza di ascensore.

Infatti, fra le attività e funzioni in cui un amministratore svolge il suo ruolo, vi sono la raccolta e segnalazioni provenienti dalle persone con  disabilità, da chi li rappresenta, dai familiari e dalle associazioni, che andrebbero accolte per intervenire a favore di queste e supportarle. 

Quale miglior soluzione se non collaborare con le attività che svolgono questi servizi dando loro il mezzo in comodato per svolgere l'aiuto capillare mancante e richiesto dal disabile con conseguente risparmio per la pubblica amministrazione?

Il progetto di ascensore mancante è un tassello del più ampio e articolato bisogno del disabile, che le Regioni e i Comuni dovrebbero portare avanti insieme agli operatori che svolgono con passione e impegno l'aiuto alla persona con disabilità, inclusi gli strumenti operativi, con l’obiettivo finale di favorire percorsi di accompagnamento caratterizzati da un approccio per offrire opportunità concrete alla persona e la sua famiglia.

Il progetto di vita lo si costruisce con la persona e con la famiglia, uscire di casa anche solo per una boccata d'aria ai giardini, è un bisogno e al tempo stesso desideri e obiettivi di vita, perché si mette al centro la persona nel suo complesso,  creando un vero e proprio percorso di vita, di assistenza e di opportunità. 

Giacinto Tufaro