Alla Segreteria Provinciale di Firenze del Partito Democratico.

In riferimento alla vostra richiesta, pervenuta in tempi straordinariamente ristretti via mail alle ore 16.00 del 18 agosto, siamo con la presente a comunicare che cercheremo di metterci nella condizione di organizzare una presenza almeno parziale della nostra Associazione durante la Festa, anche se non siamo in grado adesso di garantire che la stessa potrà essere data fin dall’apertura, dal momento che l’attuale periodo feriale non ci consente oggettivamente di adottare una decisione collegiale della Segreteria.
Considerate però alcune spiacevoli situazioni, apprese anche dalla stampa nazionale, occorre con estrema limpidezza, onde evitare inutili tensioni, chiarire che lo spazio che vorrete metterci a disposizione, sarà allestito con documenti e materiali che rappresentano le posizioni etiche, culturali e politiche proprie della nostra identità e del nostro impegno.
Nell’auspicio che nulla ostacoli quanto sopra, sarà nostra premura comunicare quanto prima la data in cui saremo in grado di garantire la nostra presenza.
Restiamo pertanto in attesa di un vostro cenno formale che confermi la garanzia di quanto sopra sottolineato.
Cordiali saluti.

Firenze, 19 agosto 2016
I vicepresidenti dell’ANPI Provinciale di Firenze
Vania Bagni e Luigi Remaschi

Con questa lettera, l'ANPI di Firenze rispondeva ai responsabili del PD della città in relazione alla propria partecipazione alla locale festa de l'Unità.

Rispetto alla polemica che si era creata in merito alla possibilità da parte dell'ANPI di poter liberamente spiegare le ragioni del No al referendum costituzionale all'interno degli spazi a loro riservati nelle feste de l'Unità, nei giorni scorsi sembrava fosse arrivato il via libera dal Partito Democratico sia con la conferma di un  dibattito sull'argomento tra Renzi e Smuraglia, presidente nazionale dell'ANPI, che con l'ok per la presenza dei banchetti non subordinata ad alcuna condizione per le feste in alcune delle principali città italiane.

Ma, come si dice in casi simili, Contrordine! Compagni... anche se chiamare compagni i renziani del PD potrebbe essere per loro una terribile offesa.

Così, alla lettera sopra riportata, i vertici del PD fiorentino hanno risposto formalmente all'ANPI dicendo di ritenere difficilmente conciliabile la compresenza di opinioni opposte all’interno di una festa caratterizzata dalla campagna per il Sì al referendum.

Pertanto, la Segreteria ANPI Provinciale di Firenze ha preso atto della decisione, rammaricandosi che nel capoluogo toscano "non si siano potute replicare le soluzioni che altrove, come a Bologna e a Reggio Emilia, hanno permesso all’ANPI di essere presente nelle analoghe feste del PD."

Quindi, l'ANPI non avrà il suo banchetto alla Festa de l'Unità di Firenze, luogo oramai simbolico nell'iconografia politica nazionale, come trampolino di lancio delle aspirazioni politiche di Matteo Renzi.

Adesso, però, la palla passa all'ANPI  nazionale, poiché il dibattito tra Renzi e Carlo Smuraglia era stato condizionato, da quest'ultimo, da una retromarcia del PD sulle modalità di partecipazione dell'ANPI alle feste de l'Unità.

A questo punto, c'è da chiedersi se sussisteranno ancora le condizioni per quel confronto.