Roberto Tricella nasce a Cernusco sul Naviglio, in provincia di Milano. Il paese dei liberi, così chiamato, perché ha dato i natali a tre grandi giocatori, accomunati dal ruolo, tutti quasi contemporaneamente sui campi di Serie A: Gaetano Scirea, Roberto Galbiati e, appunto, Tricella.  Difensore implacabile grazie all'innato tempismo negli interventi, sapeva affrontare a tu per tu l'attaccante avversario e risultava decisivo quando, sganciandosi con raro tempismo, dava il via al contropiede.

Interpretava il ruolo del libero in maniera moderna ed innovativa, non limitandosi a fare lo «spazzino» d'area, ma divenendo regista arretrato. Capitano dello scudetto storico dell'Hellas Verona, che poi andò a sostituire in bianconero una leggenda come Gaetano Scirea. Nel Verona 255 presenze, 3 reti con un campionato di B e uno scudetto vinti. Nella Juve invece, 80 partite e 2 reti con vittorie in Coppa Italia e Coppa Uefa.

Vanta in totale 11 presenze con la maglia della Nazionale italiana, prevalentemente giocate in amichevoli (l'Italia, campione in carica, non aveva bisogno di qualificarsi per il Mondiale). Fu selezionato da Enzo Bearzot nella rosa dell'Italia che partecipò al campionato del mondo 1986 in Messico, ma non scese mai in campo perché Bearzot preferì rinnovare la fiducia a Gaetano Scirea.