Zelensky ha iniziato un mini tour europeo, recandosi mercoledì nel Regno Unito, dove in mattinata è stato ricevuto dal premier dal premier Rishi Sunak a Downing Street. Successivamente il presidente ucraino ha tenuto un discorso ai parlamentari e, per ultimo, ha poi avuto un colloquio con il re Carlo III.

Che cosa ha chiesto Zelensky al Regno Unito? Aerei da combattimento. Che cosa ha risposto il primo ministro britannico? Che non ne esclude l'invio, incaricando il segretario alla Difesa Wallace di esaminare quali aerei il Regno Unito possa fornire all'Ucraina.

In serata, Zelensky si è recato a Parigi dove avrà un incontro con Macron e Scholz, prima di raggiungere Bruxelles domattina. Un incontro, quello di Parigi, che non vede la partecipazione di Giorgia Meloni che incontrerà solo a Bruxells, a margikne del summit Ue.

Non è possibile riassumere adesso i risultati della visita europea di Zelensky, ma quel che sembra già evidente è che, grazie al Regno Unito (emarginato e in crisi a causa della Brexit e bisognoso di visibilità a livello internazionale), si è aperto anche lo spiraglio per la fornitura di aerei a Kiev.  Spiraglio che aprirà la strada all'invio di aerei anche da parte di altri Paesi.

Nelle stesse ore, il rappresentante permanente della Russia presso le Nazioni Unite, Vasili Nebenzia, dichiarava al Consiglio di Sicurezza che Mosca farà in modo che "mai in futuro" siano possibili minacce dall'Ucraina:

"Faremo in modo che in futuro non vi sia mai una minaccia alla Russia o ai suoi alleati, o alla cultura russa o alla lingua russa, che provenga dal territorio dell'Ucraina", 

aggiungendo che un altro degli obiettivi primari di Mosca è quello di porre fine alla glorificazione dei complici di Hitler, alludendo a Stepan Bandera, leader dell'Organizzazione dei nazionalisti ucraini (OUN) e collaboratore del regime nazista tedesco durante la Seconda guerra mondiale contro l'Unione sovietica.

"Non ci sarà mai più la glorificazione dei complici di Hitler che hanno ucciso centinaia di migliaia di ebrei, polacchi e ucraini",

ha dichiarato Nebenzia, che ha posto questi requisiti come "base" per i futuri accordi.

Come si comprende da queste premesse, la possibilità che si arrivi almeno ad una tregua nel conflitto in corso appare sempre più utopico.