"Pur nel rispetto di ogni opinione e di ogni scelta politica qui è in gioco una visione culturale della vita. Queste affermazioni ci riportano ai periodi più bui della nostra storia. Mi permetto di dire, con Papa Francesco, che l'inclusione è segno di civiltà. La differenza non è un problema ma una risorsa. le classi separate riproducono i ghetti. La separazione in classi diverse per i fratelli disabili significa che sono da emarginare o guardare con sospetto. E invece loro hanno tante abilità che noi non abbiamo".

Questo è il commento riportato da Avvenire del vicepresidente della Conferenza episcopale italiana, monsignor Francesco Savino, sulle deiezioni verbali rilasciate a La Stampa dal candidato alle europee 2024 della Lega di Salvini, Roberto Vannacci.

L'aspetto più grottesco della vicenda è che pure molti parlamentari leghisti di primissimo piano hanno dichiarato che Vannacci non ha nulla a che fare con il loro partito... e che non lo voteranno, ufficializzando così la frattura già evidente con il loro segretario, Matteo Salvini, che con il generale sospeso dall'esercito spera di toglier voti alla destra meloniana.

In pratica, Salvini si sta rivolgendo ai fascisti d'Italia che finora avevano votato FdI, dicendo loro "ci sono anch'io" e sono più a destra di Meloni... non avete sentito Vannacci?

Visto che questa è la strategia, figuriamoci che cosa saremo costretti a sentire nelle prossime settimane, dopo questo antipasto, considerando che nelle scorse ore, presentando il suo ultimo libro a Medicina (Bologna), ha detto: 

"Le regole ci sono già e sono chiare: non sono le forze dell’ordine a manganellare gli studenti, ma gli studenti a mettersi nelle condizioni di essere manganellati".

Un aspetto ancor più singolare della vicenda è rappresentato anche dal fatto che pure dei (post) fascisti doc come il presidente del Senato La Russa si dicono scandalizzati dalle dichiarazioni di Vannacci... non su Mussolini ovviamente, ma sui disabili:

"Le parole del generale Vannacci sulle classi per disabili? Buon per lui che non ha un bambino portatore di handicap, altrimenti capirebbe di aver detto una sciocchezza. Gli auguro di non avere figli, nipoti, parenti portatore di handicap".

Questa è l'Italia ai tempi del (post) fascismo, dove vengono progressivamente sdoganate come normali affermazioni che in passato chi le avrebbe pronunciate sarebbe finito ai margini di tutto. Chi dobbiamo ringraziare per questo sarebbe lungo dirlo, ma di cero non la Costituzione... se ci fosse qualcuno che la facesse rispettare, a partire da chi sta al Quirinale.