La propaganda politica giornaliera promossa da Matteo Salvini e dal suo partito, realizzata con il supporto di una schiera di baldi giovinotti a carico ovviamente dei contribuenti italiani (pertanto compresi anche quelli che non votano Lega) di cui una parte è rappresentata nella foto in alto, prevede che insieme a qualsiasi argomento trattato vi sia sempre un nemico da additare alla schiera degli adoratori dell'attuale ministro dell'Interno e vicepremier... soprattutto sui social network, dove gli avversari politici sono definiti zecche e i migranti negri.

Tra questi social vi è soprattutto Facebook che, tra le proprie regole, dice di vietare severamente un certo tipo di linguaggio e la diffusione di commenti e post che possano, tra l'altro, invitare all'odio, anche razziale. Inutile dire che non solo Salvini e la Lega hanno continuato finora a promuovere contenuti vietati, ma Facebook ne ha pure consentito la promozione, in base al principio del "pecunia non olet".

Quindi, le decine di migliaia di euro che la Lega mensilmente spende per diffondere odio in base alla propria convenienza elettorale finora erano state sufficienti perché il social di Zuckenberg non si accorgesse delle violazioni al proprio regolamento.

Una prima vittoria in tal senso, però, è stata ottenuta da Stephen Ogongo - giornalista nato in Kenya e da venti anni in Italia, che collabora con l'Università Gregoriana - che con il suo gruppo pubblico Cara Italia è riuscito a far sì che Facebook, perlomeno, si decidesse a cancellare alemeno alcuni dei contenuti dalla pagina Lega - Salvini Premier.

Così Ogongo ha commentato questo primo risultato:

«Buonasera carissime amiche e carissimi amici. Stasera vorrei dire a ciascuno di voi GRAZIE dal profondo del mio cuore.State facendo un ottimo lavoro di pulire Facebook dai razzisti, sessisti e odiatori seriali.Non sottovalutate quello che state facendo perché state facendo la storia.Credetemi, state scrivendo un nuovo capitolo nella storia italiana.AVANTI TUTTA!Cara Italia è per un Italia senza l'odio, il razzismo, il sessismo, tutte le altre forme di discriminazioni. Siamo per il RISPETTO della PERSONA e della DIGNITÀ UMANA. Siamo per la GIUSTIZIA.La nostra campagna che chiede a Facebook di chiudere la pagina di Matteo Salvini e della Lega è appena iniziata e andremo avanti fino in fondo. Ne va della sicurezza e della democrazia dell’Italia.Continuate a SEGNALARE IN MASSA le pagine di Matteo Salvini e della Lega - Salvini Premier e tutti i loro post che alimentano l'odio».

Da ricordare che alcuni giorni fa Salvini irrideva la comandante della Sea-Watch 3, Carola Rackete, per aver chiesto alla Polizia Postale la chiusura della sua pagina Facebook in considerazione del linciaggio nei suoi confronti promosso dal ministro dell'Interno.