“In un momento storico così delicato è necessario costruire un’identità del popolo europeo, riscoprire e valorizzare le nostre origini e radici. E proprio dalle Marche, attraverso l’arte, vogliamo promuovere un modello senza tempo di ispirazione per l’Europa moderna: l’eredità di Federico II; ritrovare il senso delle nostre origini significa riscoprire il valore della cooperazione e del dialogo, principi che Federico II incarnò nella sua vita e nel suo regno”.  

Con queste le parole l’on. Carlo Ciccioli, Eurodeputato di Fratelli d’Italia-ECR ha inaugurato la mostra “L’eredità di Federico II: un modello senza tempo e un padre dell’Europa” al Palazzo Antall del Parlamento Europeo.

Attraverso un viaggio cronologico e tematico, la mostra illustra l’immenso patrimonio culturale e politico lasciato da uno dei sovrani più illuminati della storia europea non a caso definito ‘Stupor Mundi’. Federico II, Imperatore del Sacro Romano Impero e figura centrale del Medioevo, è stato un precursore dell’idea moderna di Europa, ispirando una visione di dialogo, recandosi di persona in Terra Santa per siglare la pace con il Sultano Saladino progresso e cultura che risuona ancora oggi.

L’evento è curato dal Professor Fulvio Delle Donne, dell’Università di Napoli Federico II, autorevole esperto della figura di Federico II e della sua eredità storica. L’inaugurazione ufficiale si è tenuta martedì 28 gennaio, con un intervento del Professor Delle Donne, che ha approfondito  il ruolo di Federico II nella costruzione di un’identità culturale e politica europea. 

“Esprimo la mia gratitudine all’On. Ciccioli per aver dato vita a questa importante iniziativa – ha detto la Vice Presidente del Parlamento Europeo Antonella Sberna -   tra le nostre deleghe c’è proprio  lo sviluppo  della House of European History, un museo  permanente della storia dell'Unione Europea dalla fondazione fino ad oggi che in futuro potrà ospitare importanti esposizioni tematiche temporanee come questa”.

Numerosi i Parlamentari Europei presenti all’evento che attraverso un viaggio cronologico e tematico tra installazioni, immagini e video, con testi in inglese e in italiano, hanno potuto scoprire l’immenso patrimonio culturale e politico lasciato da Federico II, uno dei sovrani più potenti e  illuminati della storia europea, non a caso definito ‘Stupor Mundi’, un visionario e un precursore del pensiero moderno.

La sua corte divenne un crogiolo di culture, un luogo dove l'incontro tra diverse tradizioni e idee portò a un fiorire di scienza, arte e filosofia. La sua apertura al sapere e alla tolleranza religiosa rappresenta un esempio luminoso di come la diversità possa arricchire e rafforzare una società.