Esteri

L'ipocrita indignazione del Papa per gli ultimi 153 civili, donne e bambini, assassinati da Israele nei giorni scorsi a Gaza

Dopo la preghiera dell'Angelus del 1 novembre, in occasione della solennità di Tutti i Santi, Papa Francesco Esprimo ha espresso la sua vicinanza al popolo del Ciad, in particolare alle famiglie delle vittime del grave attentato terroristico di alcuni giorni fa, così come a quanti, in Spagna, sono stati colpiti dalla tempesta DANA.

Il pontefice non ha poi dimenticato di ricordare i conflitti in corso:

"Preghiamo per la martoriata Ucraina, preghiamo per la Palestina, Israele, il Libano, il Myanmar, il Sudan, e per tutti i popoli che soffrono per le guerre. Fratelli e sorelle, la guerra è sempre una sconfitta, sempre! Ed è ignobile, perché è il trionfo della menzogna, della falsità: si cerca il massimo interesse per sé e il massimo danno per l’avversario, calpestando vite umane, ambiente, infrastrutture, tutto; e tutto mascherato di menzogne. E soffrono gli innocenti! Penso alle 153 donne e bambini massacrati, nei giorni scorsi a Gaza".

Quando si ricorderà di di dire che a massacrare i palestinesi a Gaza non è un evento naturale, ma a farlo sono gli israeliani nei confronti dei quali, per tale motivo, è giunto il momento di agire, come da tempo ha detto il primate della chiesa anglicana l'Arcivescovo di Canterbury Justin Welby, allora le parole del pontefice avranno un significato.

Per il momento, sono solo dichiarazioni inutili e oltretutto urtanti, perché manifestamente ipocrite.

Autore Vincenzo Petrosino
Categoria Esteri
ha ricevuto 382 voti
Commenta Inserisci Notizia