Con un tweet Dario Franceschini annuncia la riapertura di teatri e cinema in zona gialla e l’accesso ai musei dal 21 marzo. La sensazione forte che si ha lo scrivente è che per l’ennesima volta si voglia trovare un compromesso tra salute e economia, tra salute e propaganda politica.

Purtroppo il mondo dorato in cui vivono queste personaggi, il poter avere tutto... a portata di carta oro o di istituzioni li fa allontanare dalla realtà.

Mi raccontano i colleghi in prima linea di situazioni disastrose, la medicina sul territorio sta fallendo, le Usca non riescono a mantenere i fabbisogni minimi della popolazione, gli ospedali sono pieni, le attese enormi.

Oggi in ospedale non si riesce ad andare e neppure ricoverarsi con patologie appena meno gravi di un codice rosso.  Sembra che molti non conoscano e peggio non "vedano" la realtà. Sarebbe opportuno che si facessero dei corsi presso i pronto soccorso, le Usca e i 118.  Il mio parere? Abbiamo sbagliato, si sta sbagliando e si continuerà a sbagliare se non si avrà una soluzione vera e rapida a tutta la catena sanitaria, che fa acqua da tutte le parti .

Dopo 39 anni di professione forse posso anche raccontarlo... o no ?

Pronta la bozza del nuovo nuovo Dpcm che entrerà in vigore dal prossimo 6 marzo fino al 6 di aprile. Tra le poche novità, a partire dal 27 di marzo riaprono cinema, teatri e sale da concerto in zona gialla con posti a sedere pre-assegnati e distanziati a condizione che sia comunque assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro sia per il personale, sia per gli spettatori che non siano abitualmente conviventi.
 
Le attività potranno svolgersi a condizione che siano approvati nuovi protocolli o linee guida idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio nel settore di riferimento, approvati dal Ministero dei beni e delle attività culturali e validati dal Comitato tecnico-scientifico, che indichino anche il numero massimo di spettatori per spettacoli all’aperto e di spettatori per spettacoli in luoghi chiusi, per ogni singola sala. I musei resteranno aperti anche nei fine settimana.

 Le ordinanze del Ministro della salute che riclassificano le regioni in zona arancione o in zona rossa entrano in vigore a far data dal primo giorno non festivo successivo alla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.
 
In caso di passaggio in zona bianca cessa l’applicazione delle misure previste per la zona gialla, ad eccezione di quelle che disciplinano le competizioni sportive agonistiche nazionali e relativi allenamenti, che restano quindi invariatate.

Restano inoltre sospesi gli eventi che implichino assembramenti in spazi chiusi o all’aperto, comprese le manifestazioni fieristiche e i congressi nonché le attività che abbiano luogo in sale da ballo e discoteche e locali assimilati, all’aperto o al chiuso.

Presso il Ministero della salute è istituito un Tavolo tecnico permanente composto dai rappresentanti dell’Istituto superiore di sanità e delle Regioni e Province autonome interessate, cui è affidato il compito di verificare, attraverso il monitoraggio degli effetti del rilascio delle misure anti-contagio nei territori di zona bianca, il permanere delle condizioni e la necessità di adottare eventuali misure intermedie e transitorie.
 
Per le scuole superiori didattica in presenza almeno al 50% e fino ad un massimo del 75%. Consentita la formazione in azienda solo ed esclusivamente per i dipendenti dell’azienda stessa.
 
Dall’elenco di attività inerenti servizi alla persona che restano consentite in zona rossa sono stati espunti i barbieri e i parrucchieri.
 
Viene istituito presso il Ministero della salute un tavolo tecnico di confronto, costituito con decreto del Ministro della salute, composto da rappresentanti del Ministero della salute, dell’Istituto Superiore di Sanità, delle Regioni e delle Province autonome su designazione del Presidente della Conferenza delle Regioni, nonché da un rappresentante del Ministro per gli affari regionali e le autonomie, con il compito di procedere all’eventuale revisione o aggiornamento dei parametri per la valutazione del rischio epidemiologico.
 
Infine, alle persone che hanno soggiornato o transitato in Brasile nei 14 giorni precedenti, l’ingresso nel territorio nazionale è consentito per  raggiungere anche il domicilio, abitazione o residenza dei figli.



Qui è possibile scaricare la bozza del DPCM:
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