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Macron ha nominato nuovo primo ministro il "centrista" François Bayrou

François Bayrou, nato il 25 maggio 1951 a Bordères nel sud-ovest della Francia, ha avuto per diversi anni un ruolo importante nella politica francese, ricoprendo il ruolo di Ministro dell'Istruzione in vari governi. Inoltre nel 2017, durante il primo mandato di Macron, ha ricoperto l'incarico di Ministro dela Giustizia, anche se ha poi dovuto dimettersi circa un mese dopo in seguito a polemiche legate a presunte assunzioni fittizie di assistenti parlamentari del suo partito.

Il suo partito, centrista, è MoDem (Mouvement Démocrate), fondato nel 2007 a supporto della sua candidatura alle presidenziali dove giunse  terzo con quasi il 19% dei consensi. Alle ultime legislative MoDem ha conquistato 33 seggi. Attualmente Bayrou è sindaco di Pau, città con oltre 60mila abitanti che si trova nella zona dei Pireni che guarda all'Atlantico.

François Bayrou è il nuovo primo ministro scelto da Macron per formare il nuovo governo, dopo che il precedente esecutivo Barnier è stato sfiduciato dal Parlamento. In pratica, il presidente francese ha scelto tra i suoi sostenitori la figura politica con più possibilità di poter ottenere qualche consenso sia a destra che a sinistra. In sostanza è un tirare a campare per vedere che cosa accadrà, cercando al tempo stesso di puntare il dito sull'Assemblea Nazionale, cui Macron si appellerà per chiedere responsabilità in relazione agli impegni che non potranno esser rimandati, che il governo di volta in volta si troverà a dover affrontare... a partire dalla legge di bilancio. Una mossa che rischia di aggravare la crisi politica e istituzionale, tra l'altro creata dallo stesso Macron che ha indetto le elezioni legislative anticipate dopo il risultato delle europee 2024.

Oltre alla nubi politiche, sul nuovo esecutivo incombono anche nubi giudiziarie, relative alla vicenda degli assistenti parlamentari europei del MoDem, per la quale Bayrou dovrà essere nuovamente processato, dopo che la Procura ha impugnato la sentenza di assoluzione dello scorso febbraio. La data del processo d'appello non è ancora stata fissata, ma se François Bayrou dovesse essere ancora l'inquilino di Matignon, questa sarebbe la prima volta per un primo ministro in carica a dover affrontare un processo in cui è tra gli imputati.

Nella sentenza di primo grado i giudici hanno riconosciuto che da parte del MoDem vi è stata un'appropriazione indebita di fondi pubblici per aver remunerato delle assistenti parlamentari che lavoravano per il partito utilizzando fondi del Parlamento europeo. Bayrou è stato assolto con il beneficio del dubbio perché non vi era alcuna prova a sostegno del fatto che egli ne fosse a conoscenza.

Il passaggio di consegne tra Barnier e Bayrou avverrà questo pomeriggio.

Autore Antonio Gui
Categoria Esteri
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