Scomodare Robert Louis Stevenson per descrivere Matteo Renzi può sembrare irriverente, però non è sbagliato. Vediamo il perché.
Tra le polemiche estive che inevitabilmente, in special modo a pochi mesi dalle elezioni politiche, sono destinate a riempire la pausa estiva, vi è da segnalare quella sollevata da Giuliano Pisapia che ha sferzato il segretario del PD, che si era espresso sulla possibilità di approvare la legge sullo Ius Soli indicandola come pressoché nulla, dicendo che "chi è di sinistra e di centrosinistra non può avere dubbi sull’esigenza di approvare la legge dello Ius Soli entro la fine della legislatura".
Naturalmente, la dichiarazione di Renzi ha trovato la massima condivisione tra gli esponenti di Alternaiva Popolare, alleati di governo, che si sono complimentati con il segretario del PD.
Sull'altro versante, quello della sinistra, le dichiarazioni sono state di tutt'altro tenore, indicando l'incoerenza del governo e di quella del PD. Infatti, alcune leggi sono state approvate in pochissimo tempo, vedi quella che ha reintrodotto i voucher. Pertanto, se vi è la volontà politica una legge si può fare, anche nella presente legislatura.
Nel caso dello Ius Soli, però, il PD non ha alcun interesse che la legge venga approvata. Ed allora, in questo caso, il Senato magicamente diventa uno scoglio invalicabile. La stessa aula dove invece leggi come quella sui voucher o quella sul salvataggio delle due banche venete vengono approvate in men che non si dica.
È chiaro che il dottor Renzi della legge "sul dopo di noi" e di quella sulle "unioni civili" si è trasformato in mister izneR, ritenendo che adesso è per lui più conveniente, elettoralmente parlando, agire più da leghista che da socialista.
Gli immigrati, adesso, non sono più una carta spendibile per raccattar voti, e figuriamoci per uno che i voti li vuol raccattare a destra. E allora, che Pisapia ci creda o no, mister izneR farà di tutto per affossare definitivamente lo Ius Soli... e non solo. Tale legge, c'è da scommetterlo, non sarà neppure tra le sue prossime promesse elettorali.