Secondo quanto ha dichiarato la Guardia Urbana erano 750mila le persone che sabato 11 novembre a Barcellona hanno sfilato per calle Marina chiedendo la liberazione degli ex ministri del governo autonomo della Catalogna e dei presidenti dei movimenti indipendentisti ANC e Òmnium Cultural, che hanno organizzato l'evento.

Libertad presos políticos, Somos república sono gli slogan che hanno accompagnato la manifestazione che si è chiusa con parte del discorso che Pau Casals pronunciò davanti all'assemblea delle Nazioni Unite nel 1971, in nome della pace, della giustizia e della libertà contro il regime franchista e con l'esecuzione della melodia da lui composta per il Cant dels Ocells, considerato dai catalani una sorta di inno nazionale, alla stregua dell'inno ufficiale Els Segadors.

Alla fine dell'esecuzione i manifestanti hanno iniziato a gridare "Puigdemont presidente". Tra i partecipanti oltre ai dirigenti di ANC e Òmnium, quelli di ERC, PDeCAT e CUP. Hanno partecipato anche Albano Dante Fachin, ex leader di Podem e il sindaco di Barcellona, Ada Colau.

La manifestazione si è conclusa con la proiezione dei video con le dichiarazioni di alcuni degli ex ministri attualmente in carcere e rifugiati in Belgio, oltre a quella dell'ex presidente Carles Puigdemont: "Tiene que haber un clamor unitario, los que están en la prisión los queremos en casa. No hay barrotes ni exilios que nos puedan disuadir."

Se le forze indipendentiste, che però si presenteranno separatamente, vinceranno le elezioni del 21 dicembre, allora Mariano Rajoy come potrà impedire che la Catalogna possa diventare una Repubblica indipendente?