Economia

Concluso il CdM sul Def. Ecco i nuovi "miracoli" per il 2020

L'Fmi, nell'ambito degli Spring Meetings di Washington, ha dichiarato di aver tagliato le stime di crescita dell'Italia, indicando un +0,1% per il 2019 ed un +0,9% per il 2020.

Il Fondo monetario internazionale ha visto in peggioramento anche il rapporto deficit/Pil del nostro Paese che quest'anno dovrebbe attestarsi al 2,7%, un punto in più rispetto a quanto previsto, dopo che nel 2018 era stato registrato al 2,1%. E nel 2020 è previsto che raggiungerà il 3,4%... lontanuccio dal +1,9% precedente.

Con questi numeri a fare da antipasto si è tenuto nel pomeriggio il Consiglio dei Ministri sul Documento di Economia e Finanza sulle linee guida della prossima legge di bilancio.

In una nota, la presidenza del Consiglio ha dichiarato di aver confermato i programmi del Governo: "nessuna nuova tassa e nessuna manovra correttiva", mentre la crescita prevista per il "meraviglioso" 2019 sarà allo 0,2%, al netto dei presunti "benefici" derivanti dalle "riforme" che, in tal caso, lo dovrebbero far salire di un ulteriore +0,2%.

E come anticipato, nel da farsi per il 2020, a detta di Salvini, è stata inserita anche la flat tax che, comunque, tanto "flat" non è, visto che in base alle anticipazioni, indicherebbe una gradualità nell'applicazione del prossimo regime d'imposta sulle persone fisiche che dovrebbe prevedere due aliquote del 15 e 20%, a partire dai redditi più bassi con il primo scaglione fissato a 50mila euro, riformando al tempo stesso deduzioni e detrazioni.

Confermati anche i bonus per le famiglie che vorranno avere figli. Bonus che verranno gestiti prendendo esempio da ciò che già si sta facendo in Francia.

Scongiurate manovre correttive per l'anno in corso, il Governo assicura anche che non ci saranno aumenti dell'Iva per il 2020. Al momento però, non è chiaro dove vengano trovate le risorse per compensare 20 miliardi di mancati introiti che si aggiungono a quelle necessarie a coprire i mancati proventi Irpef e i bonus bebè alla francese.

Infatti, non c'è stata nessuna conferenza stampa al termine del Consiglio dei Ministri che potesse dar modo ai protagonisti di quello che al momento si prospetta come un vero e proprio miracolo di spiegare dove troveranno i soldi per attuare le loro promesse.

Inoltre, non si ha neppure notizia del via libera al decreto per risarcire i truffati dalle banche.

Autore Mario Falorni
Categoria Economia
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